Non aveva mai accettato il licenziamento e dopo circa venti anni aveva deciso di farsi ”giustizia” sommaria, incendiando la fabbrica nella quale aveva lavorato e dalla quale era stato allontanato. Un rogo di vaste dimensioni, che vide impegnati i vigili del fuoco in opere di spegnimento durate 24 ore e costrinse anche a bloccare temporaneamente la circolazione dei treni della vicina Circumvesuviana. Dopo quasi sei mesi di indagini gli agenti del commissariato di polizia di Torre del Greco, guidati dal primo dirigente Davide Della Cioppa, hanno arrestato Gaetano Panariello, 50 anni, considerato l’autore – in concorso con un’altra persona, non ancora identificata – dell’incendio che il 19 marzo scorso distrusse gran parte della ”Vesuviana Berger srl”, fabbrica di bomboniere e articoli da regalo. L’uomo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Torre Annunziata. Secondo quanto appurato dagli inquirenti, che hanno utilizzato anche intercettazioni, Panariello avrebbe utilizzato per appiccare le fiamme la benzina contenuta in una bottiglia. ”Le indagini – spiega in una nota il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Alessandro Pennasilico – hanno consentito di accertare il movente: Panariello, ex dipendente della ditta, ha agito per vendetta nei confronti del suo ex datore di lavoro, dopo il licenziamento avvenuto circa 20 anni fa. Della controversia all’epoca – è scritto ancora – si interessarono anche personaggi legali alla locale criminalità organizzata”.

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