Un telefono cellulare è stato ritrovato in un locale seminterrato del carcere minorile di Nisida accessibile solo dai detenuti: a scoprirlo, secondo quando rende noto il Sappe, sono stati gli agenti di polizia penitenziaria. Il telefono era in un locale seminterrato all’interno del Reparto, raggiungibile dai detenuti solo dopo aver scavalcato le inferriate del vano scala. “I poliziotti penitenziari sono stati bravi ad intercettare i comportamenti anomali dei detenuti – sottolinea Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe – Al Dipartimento della Giustizia Minorile come a quello dell’Amministrazione Penitenziaria chiediamo interventi concreti come, ad esempio, la dotazione ai Reparti di Polizia Penitenziaria di adeguata strumentazione tecnologica per contrastare l’indebito uso di telefoni cellulari o altra strumentazione elettronica da parte dei detenuti nei penitenziari italiani”.
“Nisida ha una media di 5 ingressi giornalieri ed una presenza media di 44 minori. A nostro avviso appaiono indispensabili, nei penitenziari per adulti e per minori,n interventi immediati compresa la possibilità di ‘schermare’ gli istituti penitenziari al fine di neutralizzare la possibilità di utilizzo di qualsiasi mezzo di comunicazione non consentito”.