Ha lottato tra la vita e la morte per oltre 10 giorni, ma oggi Nicola Monfrecola, assistente capo della polizia municipale di Napoli, e’ morto all’ospedale Cardarelli dove era ricoverato in rianimazione dal 2 marzo scorso. L’uomo, quella sera, aveva prima ucciso la moglie, Gabriella Lanza, 50 anni, e poi aveva tentato di togliersi la vita sparandosi un colpo di pistola alla testa.
L’agente municipale era gia’ stato dichiarato clinicamente morto. Le indagini per fare luce sul movente che ha spinto il 54enne all’omicidio-suicidio sono state condotte dalla polizia municipale; l’ipotesi piu’ accreditata e’ quella di un litigio tra marito e moglie per debiti. La tragedia si consumo’, poco prima delle 19, all’interno della vettura dell’uomo che sparo’ con la sua pistola di ordinanza. L’auto fu trovata parcheggiata da una pattuglia dei vigili urbani lungo la bretella della strada tangenziale che collega il quartiere Vomero con quello di Soccavo, una decina di minuti dopo che i familiari avevano avvertito il comando della scomparsa della donna e dell’assenza del vigile urbano dal posto di lavoro.