NAPOLI – La sala del Club Scherma Napoli nella quale si allena la medaglia d’argento sciabola individuale e di bronzo a squadre alle Olimpiadi di Londra, Diego Occhiuzzi insieme con altri nazionali come Gigi Tarantino e Gioia Marzocca, è stata allagata per un atto di vandalismo compiuto nella nottata di ieri.

E’ l’undicesima volta in due anni che l’impianto viene sommerso dall’acqua. La sala si trova al pianterreno dell’istituto scolastico Iti Enzo Striano, in Via San Domenico al Corso Europa, nel quartiere Vomero. Le modalità degli atti vandalici, susseguitisi nel tempo, sono sempre le stesse: sconosciuti penetrano nella scuola, forzando uno degli ingressi, aprono i bocchettoni collegati con le pompe idrauliche di sicurezza ed allagano gli ambienti scolastici. L’acqua si infiltra poi attraverso il pavimento e raggiunge la sala sottostante, gestita dal Club Scherma Napoli, sommergendo in poche ore tutte le strutture sportive. Tali atti di vandalismo rendono inutilizzabile l’impianto per diversi giorni. Occorre infatti eliminare l’acqua che raggiunge anche i 30 centimetri di altezza, far asciugare le otto pedane in metallo dell’impianto, verificare che i contatti elettrici delle apparecchiature segnapunti non abbiano subito danni e procedere eventualmente alle necessarie riparazioni. L’olimpionico Diego Occhiuzzi fa un appello. “Io – spiega – alterno l’ attività tra Pollena Trocchia, nella sede della Champ, la mia società di allenamento, e Napoli, dove utilizzo la sala del Club Scherma Napoli, insieme con altri compagni di Nazionale. Peraltro quest’ultimo impianto è anche vicino a casa mia”. “Quel che continua ad accadere – aggiunge l’olimpionico di Londra – è insopportabile. Francamente non so chi debba intervenire. Quel che so per certo è che a Napoli è difficilissimo allenarsi. Penso che i risultati che noi schermidori napoletani riusciamo a portare a casa, ogni volta che ci sono appuntamenti importanti come le Olimpiadi o i Campionati del Mondo, siano un vero miracolo. Perciò faccio un appello: chi può intervenga per risolvere questo problema della sala del Club Scherma Napoli”. Dopo l’ennesimo atto di vandalismo il maestro del Club Scherma Napoli, Alberto Coltorti, è deluso e sfiduciato. “Ogni volta che viene allagata la sala – dice – siamo costretti ad interrompere le lezioni e gli allenamenti dei nostri allievi e di quelli della Nazionale italiana di sciabola, i quali sulle nostre pedane svolgono la preparazione. Siamo in un momento importante della stagione agonistica. Le gare nazionali e regionali si susseguono e queste interruzioni finiscono per pregiudicare l’attività agonistica degli atleti”. Il Club Scherma Napoli, che gestisce l’impianto, di proprietà della Provincia di Napoli, a sue spese, svolse tre anni fa, quando entrò in possesso dei locali, costosi lavori di ristrutturazione, indispensabili per poter svolgere l’attività sportiva nella sala. “I continui allagamenti – conclude il maestro Coltorti – hanno provocato danni alle pedane acquistate dal nostro club ed ora forse saremo costretti ad comprarle di nuovo per poter continuare l’attività. Abbiamo tentato di trovare una soluzione coinvolgendo la direzione della scuola, ma è stato tutto inutile. Siamo e continueremo ad essere esposti al rischio di nuovi allagamenti. E siamo anche stanchi”. Nell’ Iti Enzo Striano è in corso da diverso tempo una sorta di braccio di ferro tra l’istituzione ed un gruppo di studenti minorenni, dediti ad atti di vandalismo. Alcuni mesi fa, la polizia, accorsa a tarda sera a seguito di una segnalazione, trovò all’interno dell’istituto un gruppo di cinque-sei ragazzi intenti a compiere atti di vandalismo. Tutti furono portati in questura e trattenuti per qualche ora, ma la polizia dovette poi rilasciarli ed affidarli alle famiglie in quanto minorenni. Nei giorni successivi a quell’episodio, la scuola fu occupata e gli insegnanti cacciati dalle aule. Un gruppo di studenti diede vita ad atti di vandalismo che provocarono danni per circa 400 mila euro. Ieri notte, poi, l’ultimo di una lunga serie di episodi vandalici con l’ennesimo allagamento della scuola ed i conseguenti danni anche alla sottostante sala scherma.

 

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