OSPEDALETTO – Uno dei percussionisti-rapper più accreditati del panorama musicale italiano, il napoletano Ciccio Merolla, sarà il protagonista assoluto di “Aspettando la Juta 2012”, in programma ad Ospedaletto d’Alpinolo domenica 12 agosto. Tradizione e innovazione si sposano in un binomio magico e perfetto, ricalcando così anche il leit motive dell’edizione di quest’anno della Juta che animerà le strade, i vicoli e le piazze del paese del Partenio dall’8 al 12 settembre.

Grande attesa, dunque, per “Aspettando la Juta”. Lo spettacolo, che si terrà in Piazza Demanio, si aprirà alle 21 e sarà condotto da un’attrice partenopea in forte ascesa, Manuela Giordano, reduce dal successo de “Le Santarelle” spettacolo teatrale che l’ha vista protagonista insieme ad Antonella Elia. Ma la vera star sarà lui. Nato a Napoli nel 1973 Francesco Merolla, in arte Ciccio, ha cominciato a suonare le percussioni da piccolissimo e già a 7 anni lo si poteva ascoltare per i vicoli della sua città. Grazie alla musica ha avuto la possibilità di non essere uno dei tanti ragazzi di strada persi tra droga e violenza. Percussioni e buddismo sono i due punti fermi della sua e questi lo hanno portato ad essere conosciuto sia come maestro e guida spirituale che come valente musicoterapeuta. Per la sua città, Napoli, ha un amore sviscerato e da essa trae ispirazione la sua musica. Oggi è diventato il percussionista di fiducia per due terzi della scena musicale partenopea, due nomi su tutti: James Senese e Enzo Gragnaniello. Nel suo ultimo disco, “FRATAMMÈ”, uscito nel febbraio 2011 (su etichetta Ghetto Nobile by Jesce Sole, distribuito da Edel), sceglie la durezza del rap per raccontare storie di ordinaria violenza. Dodici tracce in cui racconta storie di vita di strada attraverso le sonorità del Mediterraneo, dove emerge l’esperienza ventennale come percussionista e la potenza narrativa del rap. Le sonorità del Sud del mondo, viscerali e profonde come l’incessante percuotere delle mani nude sul tamburo, fanno da sfondo a storie di strada, quella stessa strada che insegna sia a vivere che a morire. «Il mio intento è quello di sdoganare il rap, sempre più vissuto come una cosa adolescenziale. Si tratta di un modo di comunicare immediato ed attuale. La scelta dei testi e del dialetto rappresenta proprio la volontà di utilizzare un linguaggio locale per esprimere concetti globali come la lotta alla criminalità, l’immigrazione e la caduta delle ideologie. La mia vita tra i Quartieri Spagnoli di Napoli mi ha fatto crescere tra Mario Merola e Miles Davis e queste due influenze, apparentemente contrastanti, mi hanno portato a maturare il mio linguaggio musicale». Due i videoclip tratti dal disco: “FRATAMMÈ”, che da mesi spopola su Youtube, e “O’PITTBULL”, proiettato alla 68° MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA. Nel 2012 collabora agli album di due grandi artisti della musica napoletana, Nino D’Angelo e James Senese. Sempre nel 2012 un estratto di “O’PITBULL” è inserito in una scena del nuovo film di Alessandro Gassman “ROMAN E IL SUO CUCCIOLO” (in uscita in autunno) al quale Ciccio Merolla ha partecipato anche come attore. Ciccio ha inoltre recentemente chiuso un accordo come endorsement del prestigioso marchio di percussioni Schlagwerk. Aspettando la Juta, naturalmente, riserverà grande spazio ai prodotti tipici locali. Si potranno degustare, infatti, i piatti della tradizione di Ospedaletto e del Partenio. La conclusione sarà affidata ad una Paranza che introdurrà ufficialmente la “Juta 2012”.

 

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