Campanianotizie, oggi vuole offrire un dono oltre che un’esclusiva, alla Città di Aversa, omaggiandola con un documento storico di inestimabile valore. Attraverso un’opera edita dal Museo Provinciale Campano è stata stilata una Collezione di Periodici editi in Terra di Lavoro negli anni ’50 del secolo scorso. Il Catalogo Inventario redatto a cura di Salvatore Garofano – Venosta, mostra uno spaccato sulla stampa locale, facendo così emergere in prima battuta una realtà assai vivace per quell’epoca ed in seconda battuta, cosa ancora più bella, come la città normanna, ha una lunghissima tradizione in tale settore. Mi piace pensare alla nostra città come terra di eccellenze e vivaio culturale. Di seguito illustrerò, attraverso un breve ma doveroso excursus storico, le fasi salienti che hanno portato la catalogazione dei Periodici in Terra di Lavoro.
Nel 1873 il Prof. Giulio Minervini, Vice Presidente della Commissione dei Monumenti e degli Oggetti di Antichità e Belle Arti di Terra di Lavoro, nella relazione del 5 Marzo, annunziò la formazione di una Biblioteca e di un Archivio da annettersi al Museo da poco istituito. Né quella volta, né in altre successive venne fatta menzione di una raccolta di Periodici poiché in quel tempo non era in uso collezionare tale genere di stampa. I primi libri che entrarono nel Museo furono donati dall’illustre e dotto Canonico Gabriele Iannelli, Segretario della Commissione Conservatrice e fondatore del Museo Campano e dalle più cospicue famiglie della città di Capua le quali con ammirevole e civica comprensione, cedettero con grande generosità, intere collezioni di pregevolissime opere. In seguito però sia il Canonico Iannelli che i suoi successori iniziarono anche la conservazione dei Periodici specie quelli che riguardavano il movimento politico, letterario, artistico ed archeologico della Campania. Essi vennero accantonati, per il momento, unitamente a materiale vario di stampa che non era catalogabile in alcun settore della Biblioteca. Ma l’attenzione del mondo scientifico veniva richiamata sulla stampa periodica dal II Congresso Internazionale dei Bibliotecari tenuto a Londra nel Luglio 1879 in cui Yames Weale bibliotecario della National Art Lybrary, fece una relazione su un nuovo sistema di catalogo da lui adottato che serviva anche per gli articoli dei periodici. Più tardi nell’Agosto del 1900, in occasione del III Congresso tenutosi a Parigi, il Sig. H. Martin riferì sulla convenienza di istituire in ogni Biblioteca una sezione speciale di periodici.
Su tali precedenti ed attenendosi alle risultanze dei due Congressi nel 1902 il Prof. Salvatore Garofano, Direttore del Museo Provinciale Campano, istituì la Sezione Periodici. Un reparto della vasta Biblioteca venne adibita ad ospitare la nascente Collezione ed i Periodici furono impacchettati e con maggiore assiduità se ne raccolsero. Una sistemazione vera e proprio non potè mai effettuarsi e non per incuria ma perché nell’ordinamento della Ricchissima Biblioteca (31.000 volumi circa) venne data sempre, come era necessario, la precedenza alle collezioni di libri, manoscritti, pergamene, ed Archivio Storico e Diplomatico che ne costituivano il fondo più importante ed inoltre per l’assoluta mancanza di personale idoneo. Essendosi però costato, in base alle numerose richieste di consultazione, che occorreva assolutamente riordinare tecnicamente la copiosa collezione di Periodici, fonte utilissima di notizie, si è proceduto alla relativa catalogazione. Il lavoro è risultato complesso poiché i periodici erano stati impacchettati alla rinfusa e sugli involucri non era stata apposta alcuna precisa indicazione per cui si è dovuta effettuar
e una selezione generale per poi dividere i periodici editi nei vari comuni di Terra di Lavoro che hanno speciale valore di carattere ambientale. Tale opera è stata portata a termine ed è stato compilato un elenco Alfabetico – Topografico. La raccolta è notevole e comprende 259 Testate ed interessa i più importanti Comuni della Provincia di Terra di Lavoro nei suoi confini storici. La raccolta ha grande valore come fonte storica degli avvenimenti regionali e come testimonianza di quanto fervore politico e culturale sia stata sempre animata la Provincia di Terra di Lavoro.
MARIANO GARGIULO
Nota dell’autore: Ringrazio l’Avv. Pasquale Fedele, per avermi dato i preziosi documenti, senza i quali, non sarebbe stato possibile effettuare questo importante lavoro.
ELENCO ALFABETICO DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI TERRA DI LAVORO NEI QUALI SONO STATI STAMPATI I PERIODICI FACENTI PARTE DELLA EMEROTECA DEL MUSEO PROVINCIALE CAMPANO.
N.B. Con il decreto legge del 2 gennaio 1927 la Provincia di Terra di Lavoro viene cancellata dall’assetto amministrativo della nazione. Era un provvedimento del governo Mussolini che diventerà legge soltanto il 18 gennaio del 1928 con il n. 2584 dopo un iter alquanto ambiguo. Il confine della Campania viene arretrato sulla linea del Garigliano. I comuni dell’hinterland di Gaeta a nord del Garigliano sono aggregati a Roma, quelli di Sora costituiscono la nuova provincia di Frosinone, i comuni a sud del Garigliano vengono inseriti nella provincia di Napoli. I comuni della sottoprefettura di Piedimonte Matese insieme a sette comuni che facevano parte della provincia di Campobasso vengono aggregati a Benevento. Scompare la provincia che aveva come capoluogo Caserta. Era la più estesa del regno con i suoi 5.269 Kmq ed una popolazione di 867.826 abitanti suddivisi in 192 Comuni.
1) ARPINO
2) AVERSA
3) CAPUA
4) CASERTA
5) CASSINO
6) FONDI
7) FORMIA
8) GAETA
9) MADDALONI
10) MARCIANISE
11) MIGNANO
12) MINTURNO
13) MONDRAGONE
14) NOLA
15) ORTA D’ATELLA
16) PIEDIMONTE D’ALIFE
17) SANTA MARIA CAPUA VETERE
18) SESSA AURUNCA
19) SORA
20) S. TAMMARO
21) TEANO