È stato dirompente l’incontro fra Giuseppe Fiorello e Domenico Modugno, sbocciato nel successo della miniserie televisiva “Volare – La grande storia di Domenico Modugno”.  Due personalità che continuano in qualche modo a “parlarsi” anche sui maggiori palcoscenici italiani, facendo tappa, venerdì 7 novembre 2014 alle ore 20.45 (repliche fino a domenica 9) al Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta. Presentato dalla Compagnia Nuovo Teatro, Penso che un sogno così è uno show di parole, canzoni e, naturalmente, di musica dal vivo, concepito come un semplice omaggio personale e affettuoso a un ragazzo del Sud che ha inseguito sogni e passioni, il cinema e la musica. Ma non è soltanto un viaggio nella vita di Mimì, ma anche l’occasione per raccontare fatti, storie e personaggi di un tempo passato felice. Un dialogo appassionato da cui traspare, unitamente al carisma e al talento dell’interprete sul palco, la forza innovativa e coraggiosa di Modugno, la sua modernità, la generosità, il fascino travolgente e intramontabile del suo stile. «Modugno per me – scrive Giuseppe Fiorello – non è stato solo una storia da raccontare o un personaggio da interpretare, ma la possibilità di ritrovare un tempo lontano rimasto sempre dentro di me. In questo spettacolo salgo a bordo del deltaplano delle canzoni di Domenico Modugno e sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l’Italia di quegli anni, le facce, le persone, vicende buffe, altre dolorose, altre nostalgiche e altre ancora che potranno sembrare incredibili». A orchestrare una materia artistica e umana tanto ricca, è stato coinvolto un regista di assoluta competenza e fantasia, attento ai linguaggi più contemporanei, come Giampiero Solari che alterna un’intensa attività teatrale a quella di autore e regista televisivo. Le avvolgenti musiche dello spettacolo sono eseguite dal vivo da Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma. Lo spettacolo, scritto dallo stesso Fiorello e Vittorio Moroni, racconta emozioni, vissuti, legami che travalicano i confini dell’autobiografia dell’attore e coinvolgono lo spettatore, che si specchia nei rapporti padre-figlio, rivive sulla sua pelle le atmosfere di un’Italia che cresce e si emoziona sulle note di Domenico Modugno, artista amatissimo e che più di ogni altro ha accompagnato il boom economico italiano, esportandolo all’estero, condizionando costumi, modi di pensare e dando speranza a intere generazioni. Una speranza e desiderio comune di tanti ragazzi anche dei giorni nostri che scommettono sulla fortuna e sul proprio talento in cerca di una vita migliore.

 

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