Casertavecchia ritorna a respirare il profumo dell’arte. La prima serata della kermesse «L’Arte del Sacro e del Profano», promossa dalla Nuova Pro Loco del Borgo di Casertavecchia in collaborazione con la fondazione Vis Unita Fortior e con la direzione artistica di Gianni Genovese, è stata un grande successo. Ad aprire la manifestazione, come in programma, lo «svelamento» del clone del «Cristo Velato», realizzato dal casertano Pietro Santamaria. A scoprire la scultura, che resterà nel Duomo di Casertavecchia per 20 giorni, è stato il parroco, don Nicola Buffolano, che ha commentato: «Nonostante sia una copia riesce ad emozionare come l’originale. Invito l’artista a realizzare per noi una delle acquasantiere in marmo rubate tempo fa». Commosso Santamaria che ha spiegato ai tantissimi presenti come «essere riuscito in questa impresa è davvero un mistero artistico». La serata è proseguita all’insegna del «Sacro» con lo «Stabat Mater» di Giovan Battista Pergolesi presentato dall’Ensenble Musicale della fondazione Vis Unita Fortior, diretta dal Maestro Vincenzo Casertano. La serata è poi proseguita in piazza Vescovado con lo spettacolo «From Naples to Persia» del cantautore Paco Ruggiero. Una rivisitazione dei classici della tradizione della musica napoletana in un vero e proprio viaggio tra le sonorità arabe e latine. Davvero emozionante la versione presentata di «‘O surdato ‘nnammurato» arrangiata in chiave più intima con pianoforte e voce. Nel corso del concerto spazio anche alla bellezza con la sfilata di abiti presentata da «Posh» e «Costumi Reginella», partner ufficiali della manifestazione. «Sacro e Profano» proseguirà oggi con la letteratura. Alle 19 all’interno della Cattedrale Pino Imperatore presenterà il suo ultimo libro «Questa scuola non è un albergo». A seguire in piazza Vescovado, dalle 21, la musica popolare sarà protagonista con i Populani di San Leucio e i Nantiscia.