CASERTA – In occasione della prossimità della festa della donna Cinema dal Basso, il collettivo di cinefili da 3 anni impegnato nella diffusione del cinema indipendente a Caserta composto da Giusi Ricciato, Valentina Sanseverino, Novella Morrone e dal direttore artistico del cineclub Vittoria Francesco Massarelli, propone un nuovo, imperdibile appuntamento. Venerdì 9 marzo dalle ore 18:30 nella sede del Teatro Civico 14, in Vico Della Ratta a Caserta, Cinema dal Basso festeggerà le donne a modo suo omaggiando con quattro pellicole, un’ospite speciale e un ricco buffet offerto al fedele pubblico, donne di età, carattere, nazionalità disparata con 5 ore di grande cinema.

Ingresso a sottoscrizione. Passioni e sofferenze, amori e segreti nascosti, risate isteriche, lacrime, ricordi, coraggio, odio e fiducia nel futuro: un caleidoscopio di emozioni la cui complessità emotiva, priva della ricerca ossessiva di facili spiegazioni, si limita a delineare un quadro variopinto, emozionante, mutevole, noto e sempre inesplorato, che si sottrae ad un indagine lineare, univoca dell’universo femminile. Al via alle 18:30 con il lungometraggio della regista bosniaca Jasmila Zbanic “Il Segreto di Esma”, uno spiraglio su un rapporto profondo e complesso che lega due donne: quello tra madre e figlia, dipinto sullo sfondo di una Sarajevo post-bellica, struggente e suggestiva. Una storia d’amore e di coraggio quella di Esma e Sara: due caratteri opposti che si attraggono e si respingono, per tornare inevitabilmente a cercarsi in nome di un amore capace di superare perfino l’ostacolo, apparentemente insormontabile, di un terribile segreto. La Zbanic é autrice anche de “Il Sentiero”, una pellicola “difficile” che racconta della separazione di una coppia divisa dall’integralismo islamico e che sarà proiettata, giovedì 8 marzo, al Cineclub Vittoria. A seguire la prospettiva si capovolge: l’occhio di una donna, Matilde De Feo, regista e operatrice culturale di origini casertane, scruta la vita e l’animo di un uomo nel corto “D-Giò”, storia di un sessantenne malato di alessitimia, ossia incapacità di mentalizzare e descrivere il proprio vissuto, le proprie emozioni. L’autrice dell’opera, selezionata per lo Short Film Corner al Festival di Cannes 2011 e all’Accademia dei David di Donatello, sarà presente in sala per discutere con il pubblico della contaminazione di arti visive e grafiche, del progetto di videoteatro “mald’è”, della ricerca di un compromesso tra linguaggi tradizionali e moderni. Dopo la pausa buffet, il cinema del giovane regista argentino Diego Lerman, che ha vissuto sulla propria pelle le atrocità della dittatura del suo paese, ci porta nella Buenos Aires del 1982 per raccontare il processo di asservimento della coscienza vissuto dalla 23enne Maria Teresa, sorvegliante del Colegio Nacional, emblema di come il bisogno di riconoscimento di un ruolo che riempia il vuoto di una solitudine esistenziale profonda, possa divenire il substrato su cui le dittature contano per poter conservare il potere. Dall’Argentina, in uno di quei voli che solo il cinema può permettersi, si viene catapultati in Giappone, direttamente nella casa colma di cianfrusaglie delle due anziane sorelle Ume e Kame, protagoniste dell’onirica, stupefacente pellicola “Wool 100%”. Mai Tominaga, una delle registe più promettenti del cinema nipponico, firma questa fiabesca e colorata epopea dal fascino retrò che narra dell’incontro delle due sorelle con l’hobby di raccogliere tutto ciò che trovano in casa con una misteriosa ragazzina, che non fa altro che cucirsi addosso tutto il giorno un vestito di lana rossa. Un sogno cinematografico che, come le altre opere proposte, non vi capiterà facilmente di rivedere altrove e che rappresenta il regalo più bello che Cinema dal Basso possa fare a tutte le donne.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui