Cose da pazzi. Solo dei folli avrebbero mandato in scena lo spettacolo dei Los Vivancos all’aperto sotto la pioggia battente. Ma ormai nelle scelte degli organizzatori del Settembre al Borgo 2014 si rasenta la psicopatologia. E dopo la serata di ieri servirebbe un intervento sanitario coatto per evitare che si possano fare altri danni. Ve la raccontiamo. A 15 minuti dall’inizio dello spettacolo piove a dirotto. Il Teatro della Torre è inzuppato d’acqua. Sedie bagnate, impianti elettrici e tecnici esposti alla pioggia, e tutti i disagi possibili e immaginabili dovuti al maltempo. Giungono i primi spettatori per richiedere il rimborso del biglietto, convinti ovviamente che l’evento fosse annullato. Ma stranamente il conciliabolo tra i promotori del festival prosegue. Tutti ritenevano scontato l’annullamento dello spettacolo. Non c’erano dubbi. Ma arriva il colpo a sorpresa. Si va in scena. Lo spettacolo si fa. Incredibile. Le persone protestano. Fanno notare che è mortificante per il pubblico e per gli artisti assistere a una serata in quelle condizioni. All’aperto. Sotto la pioggia. Niente da fare. Lo spettacolo si fa. Ed inizia verso le 21.10. Le hostess fanno la spola con rotoloni di carta per asciugare le sedie. Gli spettatori hanno gli ombrelli aperti. Qualcuno indossa il K-way. Un’atmosfera felliniana. Forse neanche il surrealismo onirico del grande maestro del cinema italiano avrebbe creato un’ambientazione così tragicomica. In platea, ovviamente, pochi intimi. Strenui appassionati del flamenco “estremo” dei Los Vivancos. Oltre 550 le sedie vuote. Che tristezza.

A proposito. Dov’erano i possessori dei 200-250 biglietti omaggio dispensati agli amici degli amici per ogni serata? Non avendo cacciato un euro hanno preferito evitare la pioggia. Chiamali fessi. Ma non sarebbe giusto buttare il bambino (gli artisti) con l’acqua sporca (il festival). La compagnia composta dai 7 fratelli ha dato il meglio di sé. Lo spettacolo, intitolato “Aeternum”, parla dell’impossibile reso possibile dall’arte. Quello che sta facendo, all’incontrario, chi (la Provincia) ha promosso alla modica cifra di 500mila euro di soldi pubblici il Settembre al Borgo: l’impossibile per trasformare la manifestazione di quest’anno in un disastro. Peraltro con ottimi risultati. Come dimostra un altro obbrobrio. Quello della proiezione del concerto di Renzo Arbore sulla facciata del Duomo. A chi ha assistito all’esibizione in piazza è venuto il mal di testa e si è annebbiata la vista. Gli artisti erano invisibili. Ma com’è possibile fare una cosa del genere? Psicopatologia.

 

Mario De Michele

LE FOTO DELLE SERATE DEI LOS VIVANCOS E DI RENZO ARBORE

{gallery}varie/sett-foto 6{/gallery}

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui