“Ho appreso dai giornali della chiusura dell’Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli a causa dei tagli alla cultura e agli istituti di ricerca. L’Istituto riceveva contributi economici necessari a pagare il fitto dei locali per ospitare i circa trecentomila volumi, volumi di pregio:
edizioni originali di Benedetto Croce, di Giordano Bruno e di altri giganti del pensiero italiano ed europeo. Istituto, noto in tutto il mondo, tant’è che il rapporto sulla filosofia dell’UNESCO lo ha dichiarato bene fondamentale per l’umanità e tantissimi studiosi di fama internazionale hanno gridato allo scandalo per l’incuria del governo italiano nel trattare i propri patrimoni. L’istituto era inoltre un punto di riferimento per gli studenti delle facoltà umanistiche. La nostra bella città, ha da quasi un anno ormai inaugurato la nuova biblioteca sita in via Laviano che dispone di tantissimi lotti dove poter custodire tantissimi libri, da questa costatazione la mia proposta: perché non provare a chiedere all’Istituto di trasferire l’immenso patrimonio librario a Caserta salvandolo dalla triste fine di essere depositato in un magazzino a Casoria? In tante occasioni, da più parti politiche è stata manifestata la “vocazione universitaria di Caserta”. Bene, se davvero questa definizione non è stato un semplice sfoggio di retorica e di politichese, sono estremamente convinto che tutta la politica cittadina debba impegnarsi in questo ambizioso progetto: la città universitaria, la città dei saperi si costruisce. Questo potrebbe rappresentare indubbiamente un grandissimo passo. Sicuro dell’attenzione della cittadinanza, porgo cordiali saluti”.
Raffaele Giovine
(Unione degli Studenti Caserta)