CASERTA – Nilde e Michela: due grandi donne in un grande spettacolo d’autore. Michela Cescon interpreta Nilde Iotti. Si chiude con il monologo scritto da Sergio Claudio Peroni la rassegna “In…canto Teatrale”, ideata dal comitato Città di Pace e dall’associazione Gli Esclusi, con la direzione artistica di Anna D’Ambra. Sabato 2 marzo alle ore 21 sul palco di Puccianiello arriva uno spettacolo dedicato ad una donna eccezionale, anzi ad una storia eccezionale di una donna normale.

Così titola, infatti, “Leonilde”, lo spettacolo ispirato a Nilde Iotti che Michela Cescon porterà in scena questo sabato. Un’attrice d’eccezione per rappresentare una politica d’eccellenza in uno spettacolo che fa rivivere un’epoca intera attraverso un pezzo importante della sua storia. Una regia magistrale, firmata Roberto D’Andò, dà vita alla biografia di Claudio Peroni sulla prima donna Presidente del Consiglio in Italia e compagna “scomoda” di Palmiro Togliatti, segretario del Pci, in una Italia – ma anche in un partito – ancora troppo bigotti per poter accettare la sua relazione con un uomo sposato.

 

Sono cresciuta in fretta, io. Neanche il tempo di essere ragazza, ed ero già donna. Cresciuta in fretta, troppo in fretta. “Come tutte le belle figliole”, diceva mio padre. Ma in realtà la bellezza non c’entrava. C’entrava la fame. La fame fa crescere in fretta. Belli e brutti, figliole e figlioli. Se non li ammazza prima.

Si apre così Leonilde, monologo su Nilde Iotti, una donna la cui vita testimonia gran parte della storia dell’Italia moderna. Eletta parlamentare a 26 anni, membro della “Commissione dei 75” che diede vita alla Costituzione, prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera: con la vita di Nilde Iotti ripercorriamo le tappe cruciali del Novecento e i temi fondanti della nostra contemporaneità, dal Fascismo alla Seconda Guerra Mondiale, dalla Resistenza alla nascita della Repubblica, dalla Costituzione alla conquista dei diritti delle donne.

tratto dall’omonimo testo edito da Bompiani

regia Roberto Andò

scene e costumi Giovanni Carluccio

musiche Marco Betta

luci Franco Buzzanca

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