Grande successo di pubblico al cinema San Marco per lo spettacolo dei comici di “Made in Sud”, con alcuni tra i più importanti attori brillanti del panorama nazionale che hanno regalato una serata di puro divertimento. Uno show all’insegna della solidarietà, visto che l’intero incasso (il costo del biglietto era di 5 euro) è stato interamente devoluto a Telethon. Anche questo evento, quindi, così come era già avvenuto per il concerto al Teatro Comunale di Edoardo Bennato, ha visto il ricavato destinato alla ricerca sulle malattie genetiche rare. In entrambe le occasioni Caserta si è dimostrata oltremodo generosa, fornendo un contributo eccezionale alla causa di Telethon. Lo show di questa sera, condotto da Gigi & Ross, che avevano appena terminato la diretta organizzata dalla Rai per Telethon, ha visto alternarsi sul palco alcuni tra i protagonisti più amati della nota trasmissione di “RaiDue”. Sono andati in scena “I Malincomici”, ovvero il trio composto da Gennaro Scarpato, Oreste Ciccariello e Mirko Ciccariello, il simpaticissimo “maresciallo” Tony Figo, l’irresistibile Alessandro Bolide e Pasquale Palma, famoso per l’interpretazione dello stravagante poeta neomelodico Eddy Scampia, che coinvolge tutti con il suo famigerato tormentone “Tutto Apposto”. Prima dello spettacolo, nel tardo pomeriggio c’è stato spazio, in piazza Margherita, per il flashmob “Inno alla Gioia”. Si tratta di un flashmob musicale nel corso del quale sono state proposte tre versioni diverse dell’ “Inno alla Gioia” di Beethoven. La prima, più classica, è stata eseguita dall’ “Ensemble – I Musici Campani”, formazione costituita da artisti della provincia di Caserta. La seconda, di carattere orchestrale, ha visto impegnata l’orchestra e il coro del Liceo Musicale “Terra di Lavoro” di Caserta, mentre la terza versione ha avuto un marcato carattere pop. A margine ci sono state anche performance pittoriche e di body painting oltre alla foto di gruppo e al girotondo sotto l’albero di Natale. Domani il programma di “Natale di Gusto” prevede due eventi molto suggestivi a Casertavecchia. Si parte alle ore 17 con “I rossi di Natale”, una degustazione di alcuni tra i vini più pregiati del Casertano, che si terrà (ingresso gratuito) nell’incantevole scenario della Casa delle Bifore. Sempre nel Borgo, stavolta nello splendido Duomo, alle 19 è in programma un evento d’eccezione (anche in questo caso l’ingresso sarà libero). Protagonista assoluto sarà uno dei più grandi sassofonisti baritonisti al mondo, ovvero Gary Smulyan, che proporrà, affiancato nell’occasione da Aldo Vigorito e Salvatore Cirillo (quest’ultimo è un compositore, orchestratore e pianista casertano) lo spettacolo “Jazz in the Cathedral”, che rappresenta la terza tappa europea dell’anno per il musicista statunitense, che chiude a Casertavecchia il suo tour. Smulyan è molto legato al Sud Italia sia per ragioni familiari – la moglie ha origini italiane – sia per la cucina mediterranea che lui apprezza particolarmente e questo suo amore lo ha manifestato anche nel 2013 dedicando alla musica partenopea un lavoro discografico intitolato “Bella Napoli”, insieme a Dominic Chianese, attore e cantante americano. Un omaggio alla bellezza della nostra terra che, a distanza di tre anni, Gary Smulyan rinnova con un eccezionale concerto jazz: una formazione straordinaria per un evento che si preannuncia unico e memorabile. Gary Smulyan è considerato l’alfiere della sua generazione tra i musicisti che suonano il sax baritono. Ha studiato alla Hofstra University prima di lavorare con Woody Herman. Suona con la Vanguard Jazz Orchestra e precedentemente ha suonato con la Mel Lewis Big Band. Con Dave Holland suona sia nella Big Band sia nell’ottetto, è componente della Dizzy Gillespie All Star Big Band, ed ha lavorato con la Carla Bley Big Band. Più volte vincitore delle classifiche di Down Beat e Jazz Times quale migliore Sax Baritono, attualmente Smulyan è il direttore artistico della Berkshire Hills Music Academy a South Hadley, Massachusetts, un istituto d’istruzione superiore biennale per studenti da 18 a 30 anni con disabilità dello sviluppo.

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