Domenica 3 Agosto, prima domenica del mese, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle 20, il Museo Civico di interesse regionale “Raffaele Marrocco” della Città di Piedimonte Matese è stato aperto gratuitamente a tutti i visitatori. Ciò in ossequio al Decreto del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) del 27 Giugno scorso, a cui la Giunta Comunale si è prontamente uniformata con propria deliberazione del 31 Luglio, subito dopo aver  varato uno schema di protocollo d’intesa con l’Associazione Am’Arte, alla quale è stata affidato il funzionamento dell’importante ed utile istituzione il venerdì pomeriggio, il sabato e la domenica.    Lo stesso Decreto del MIBACT, meglio noto come ‘Decreto Franceschini’, ha cancellato la gratuità per i visitatori ultrasessantacinquenni, precedentemente garantita.

Intanto, l’Associazione Am’Arte, di cui è Presidente Francesca Costantino e Presidente onorario l’Assessore all’Urbanistica con delega alle collezioni museali Attilio Costarella, sta dispiegando sapientemente la propria attività, a beneficio del Museo, nei locali del complesso monumentale di San Tommaso d’Aquino, ad essa concessi dall’Esecutivo di Piazza F. De Benedictis guidato dal Sindaco Vincenzo Cappello. Nel prossimo mese di settembre, si occuperà di gestire una serata di beneficienza, nella splendida cornice del Chiostro Maggiore del Complesso monumentale di San Tommaso d’Aquino, per una raccolta di fondi a vantaggio del Museo ‘Marrocco’(direttrice scientifica è Raffaella Martino ndr). Il mese successivo, curerà un simposio nell’Auditorium comunale incentrato sul tema ‘Il Museo incontra il territorio’, occasione per parlare dei votivi anatomici e per arricchire le collezioni museali con l’inedito votivo anatomico da Monte Cila (orizzonte cronologico fine IV- inizi II Sec. A. C.), donato dall’Assessore Costarella. Al convegno parteciperanno Giulio Volpe, Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, Gianluca Tagliamonte, Docente di Etruscologia ed Antichità Italiche presso l’Università del Salento, ed Antonio Salerno, funzionario della Soprintendenza Archeologia, competente per territorio, di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta.

 

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