Si è conclusa la terza edizione del Festival dell’erranza con il suo ricco programma di eventi, un grande successo di pubblico e un accresciuto interesse presso la stampa locale e nazionale. Il Festival, ideato e diretto da Roberto Perrotti, quest’anno ha ottenuto oltre al patrocinio del Comune di Piedimonte Matese, anche quello della Provincia di Caserta e dell’Ente Provinciale del Turismo di Caserta; e ha coinvolto attivamente nella sua programmazione numerose istituzioni e realtà associative, creando una rete che è cresciuta e si è rafforzata negli anni. L ‘azienda Liverini Spa ha sostenuto la rassegna; mentre la Banca di Credito Popolare, il Rotary Matese e l’ Ente Provinciale del Turismo di Caserta hanno offerto il loro contributo. Tra le collaborazioni: l’azienda vinicola “La Guardiense”,il GAL Alto Casertano, il Museo Mucirama di Piedimonte, l’associazione Am’arte, la Cooperativa Effatà, l’Istituto Falcone, l’Associazione Storica del Medio Volturno, del Telesino, del Caiatino, l’Istituto Storia e Risorgimento Italiano di Caserta, i gruppi “Le foto più belle della nostra terra” e ” Love Matese” e la libreria La Feltrinelli di Caserta.Particolarmente gradita quest’anno è stata la partecipazione dell’organizzazione Emergency che ha presentato uno dei suoi progetti chiave per l’Italia: le cliniche mobili. Le tre giornate del Festival dell’erranza, hanno visto alternarsi come da tradizione, presentazioni di libri, racconti di viaggio, incontri ad argomento più spirituale, attività collaterali (quali un premio fotografico e un viaggio in bicicletta per il Matese) e soprattutto in linea con il tema scelto per la terza edizione, “Lo straniero e le nuvole”, c’è stata la possibilità di incontri con figure internazionali che ci hanno consentito una maggiore adesione all’attualità e alle più immediate emergenze mondiali: la questione dell’immigrazione e dei rifugiati. Molto sentito è stato l’incontro con Daniele Biella, giornalista e attivista per i diritti umani che ha presentato il suo libro dedicato a Nawal Soufi, “L’angelo dei profughi”; e grande partecipazione emotiva ha ottenuto anche la presenza di Fatima Mahfud, la rappresentante del “Fronte Polisario”, il movimento attivo nel Sahara Occidentale che lotta affinché il popolo saharawi ottenga il diritto all’autodeterminazione. Grande interesse ha suscitato Pietro Verni, il biografo del Dalai Lama, così come la presentazione del libro di Carmen Pellegrino, “Cade la terra”, che ha appena ottenuto il terzo posto al Premio Campiello 2015.Toccante è stata la lettura dell’ultimo libro del giornalista Marco Neirotti, dedicata alla sua esperienza con il cancro, vissuto come un estraneo da conoscere. C’era il pubblico delle grandi occasioni per il concerto sabato sera 5 settembre di Maldestro, pluripremiato cantautore napoletano, impegnato socialmente. Se Darinka Montico, Christian Carmosino e il GAL Alto Casertano hanno colmato lo spazio del Festival dedicato alle esperienze vissute in cammino, Ferdinando Camon, Silvio Perrella, Antonio Biasiucci, Fabrizio Coscia, Paolo Mastroianni hanno armonizzato il contributo artistico con quello di ricerca,la riflessione filosofica con quella letteraria. Con grande soddisfazione per i risultati ottenuti, grazie anche ad un’armonica ed efficiente organizzazione di operatori e di volontari, e con la ferma volontà di consolidarsi come appuntamento fisso nel panorama culturale italiano, il Festival dell’erranza dà appuntamento a tutti per l’anno prossimo, con un respiro ancora più internazionale.
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