“La CISL e la CISL-Funzione Pubblica di Caserta condividono profondamente i motivi che sono all’origine dello stato di preoccupazione e agitazione dei lavoratori operanti nella Reggia di Caserta e segnatamente di quelli addetti alla guardiania del Monumento”. Così scrivono in una nota il Segretario Generale UST-CISL Caserta Giovanni Letizia e il Segretario Generale CISL FP Caserta Carmine Lettieri, i quali prendono posizione sulla vertenza Reggia di Caserta.
“La posizione assunta dal Soprintendente di penalizzare i custodi e i guardiani rispetto all’annosa questione dei venditori ambulanti presenti nella Reggia è francamente incomprensibile e insostenibile. E’ una questione che si trascina da anni, che certamente lede l’immagine e il decoro di Palazzo Reale ma che non può essere scaricata sui lavoratori che non hanno strumenti di intervento, che non hanno possibilità di perquisire le persone che affluiscono ai numerosi varchi, che non sono dotati di mezzi di persuasione: tutte cose, queste, che sono invece nella disponibilità delle Forze dell’Ordine che devono essere allertate dalle Istituzioni tutte.
Pur tuttavia la CISL e la CISL FP ritengono che la strada per risolvere questi e altri problemi che attengono all’organizzazione del lavoro e dei lavoratori non può essere quella di tenere un’Assemblea in un giorno festivo, come proposto da qualche sigla sindacale, ritardando l’orario di accesso alla Reggia.
Il sito vanvitelliano già soffre di una grave crisi: ogni anno diminuisce il numero dei visitatori con grave danno non solo alla Reggia ma all’intera comunità cittadina e territoriale di cui Palazzo Reale rappresenta l’attrattore turistico primario.
Le cause di questa crisi, da tempo denunziate dalla CISL e dalla CISL FP di Caserta, sono tutte estranee ai lavoratori e risiedono invece in una incapacità delle Istituzioni di avere una visione d’insieme del turismo a Caserta; di fornire servizi adeguati ai flussi turistici; di promozione delle bellezze del territorio; di creazione di pacchetti integrati tra turismo partenopeo e turismo casertano.
Spesso le Istituzioni hanno dato più l’impressione di perdere tempo a litigare tra di loro che a porsi il problema della riqualificazione del sito e della città in direzione di un turismo di qualità.
Di fronte ad una situazione del genere, già di per sé difficile, appare non opportuno aggravare la crisi dei flussi turistici con iniziative a danno dei visitatori: è questa una posizione di responsabilità che la nostra Organizzazione ha assunto già in altri casi analoghi come quello delle assemblee tenutesi a Pompei.
Tenere un’Assemblea in un giorno festivo danneggiando oggettivamente i visitatori, se può raccogliere qualche consenso presso i lavoratori giustamente esasperati, finisce però per produrre atteggiamenti di condanna dei lavoratori stessi e del sindacato presso l’opinione pubblica.
Pertanto, anche raccogliendo l’impegno che il Sindaco ha ritenuto di volersi assumere, la CISL e la CISL FP richiedono che si apra con urgenza, su iniziativa del Comune o della Soprintendenza Speciale, coinvolgendo la Prefettura, un Tavolo istituzionale di confronto a cui invitare anche i Responsabili delle Forze dell’Ordine, per aprire una discussione non solo sulla questione dei venditori ambulanti e sui mezzi di dissuasione da mettere in campo, ma soprattutto per rilanciare Palazzo Reale nell’ambito di una ripresa del turismo nella nostra città”.