E’ tutto pronto a San Felice a Cancello per la restituzione al pubblico della storica Fontana San Marzano. I teli che hanno coperto i lavori di ristrutturazione saranno alzati sabato 28 febbraio alle 10.00. La riapertura sarà accompagnata dall’inaugurazione di un mercatino dei prodotti tipici locali della Valle di Suessola, degustazioni enogastronomiche che disegneranno un menu d’epoca romana, periodo a cui risale l’edificazione della fontana. La città, grazie al progetto San Felice a Cancello tra Storia, Cultura e Tradizione Prima Edizione, finanziato dai fondi FESR 2007/2013, riacquista un luogo simbolo della sua storia. Un intervento costato poco più di 260mila euro. La Fontana di San Marzano, infatti, rappresenta il fulcro di aggregazione dell’intera comunità locale, che lì si incontrava per attingere acqua sin dall’epoca romana, come dimostrato dal rinvenimento di numerose tombe, di dolia, di pavimenti in cocciopestoso e di numerosi frammenti di vasi, ricondotti ad insediamenti rurali di epoca romana e mediovale (337 a.C). Il luogo dove è stata eretta la fontana, nelle toponomastiche del tempo era conosciuto come come Corte Vetere. Uno spazio di fondamentale importanza, poiché posto lungo la strada percorsa al tempo dei romani dal console Marco Claudio Marcello (c.a 270 a.C – 208 a.C) e controllava il passo ora denominato Vado del Carpine, che collegava e collega la Valle con l’Agro Nolano attraverso un itinerario tutt’ora esistente. Fu durante la guerra punica che Marco Claudio Marcello e i suoi uomini attraversarono questo asse viario montano, evitando così le zone paludose sottostanti e giungendo nella città di Nola in aiuto dei suoi cittadini, nella battaglia contro Annibale, dove per la prima volta l’Africano fu costretto ad indietreggiare.

Andrea Coluzzi

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