Neanche il più pessimista al mondo avrebbe previsto un Settembre al Borgo così disastroso. La macchina organizzativa è andata in panne fin dall’inizio. E’ miseramente fallito il tentativo di portare visitatori a Casertavecchia. Per non parlare dei flop “storici” al botteghino di gran parte degli spettacoli in cartellone (si sono salvati Renzo Arbore e Eduardo De Crescenzo). Ma i guai non finiscono qua. Anche sotto il profilo gestionale e amministrativo i conti non tornano. E di pecche ce ne sono. Pure tante. La Provincia, ente promotore del festival, tiene ancora accuratamente nascosti nomi, incarichi e cifre spese per l’allestimento della manifestazione che, è bene ricordarlo, è costata 500mila euro. Ma nonostante il bel gruzzoletto a disposizione, l’ente di Corso Trieste, stando a quanto afferma il consigliere Edgardo Ursomando, non ha pagato al Comune di Caserta ben 21.600 euro di Cosap, tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Anzi, l’area dove si sta svolgendo il festival sarebbe stata occupata abusivamente, senza alcuna autorizzazione. Per cui Ursomando “pretende” che il sindaco Del Gaudio chieda il conto al presidente Domenico Zinzi. “Il Comune – attacca il consigliere, l’unico a dare battaglia – deve inviare la fattura di pagamento alla Provincia. L’area interessata dalla manifestazione è di proprietà comunale, pertanto come qualsiasi area pubblica per il suo utilizzo è previsto il pagamento di un canone Cosap, che in questo caso ammonta a 21.600 euro, in quanto si tratta di 300 mq utilizzati per 18 giorni”. Per fare chiarezza sulla vicenda Ursomando ha presentato una richiesta di accesso agli atti e ha inviato un documento a Enrico Tresca, presidente della Commissione Speciale Gestione Bilancio e Patrimonio e per conoscenza al Collegio dei Revisori dei Conti. Un’altra tegola sul Settembre al Borgo 2014, che è ormai diventato il Festival delle figuracce.

Mario De Michele

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