Mina e il cinema: uno strano connubio. Ma meno di quanto si possa immaginare: la grande cantante di pellicole ne ha girate ben 13, tra il 1959 e il 1967, oltre a 80 Caroselli per Barilla, veri e propri cult. Corteggiatissima da Fellini e Coppola, leader naturale, energia pura, la signora Mazzini non ha pero’ mai voluto fare l’attrice, probabilmente perche’ non si sentiva all’altezza.

A scoprire un lato inedito di una delle piu’ iconiche figure della scena musicale mondiale e’ Tatti Sanguineti in ‘Storie di cinema: Mina e il grande schermo’, domani in seconda serata su Iris. ”Mina non esiste nei libri di cinema”, afferma Sanguineti eccezionalmente ospite dello studio di registrazione dell’artista a Lugano. Carisma da vendere, capace di comunicare non solo con la voce unica ma anche con lo sguardo e un corpo magnifico, eccola giovanissima con indosso un cappotto a sacco e i capelli cotonati e infiocchettati mentre canta per la strada nel film ‘Mina … Fuori la guardia’ del 1961. E’ irresistibile mentre intona la celeberrima ‘Una zebra a pois’ in ‘Appuntamento a Ischia’. E’ uno dei tanti film girati in quegli anni, come ‘Madri pericolose’, dove c’e’ anche Walter Santesso, il paparazzo della Dolce Vita, rappresentante di una categoria che la perseguito’ per anni. Michelangelo Antonioni la vuole per cantare un twist nei titoli di testa di ‘Eclissi’, con Monica Vitti. E Fellini? ”La voleva assolutamente – conferma Pani – Ma lei, per una sorte di pudore nell’affrontare una cosa che non riteneva fosse il suo ‘mestiere’, ha rifiutato. Anche Coppola la voleva nel Padrino, nella parte che poi ando’ a Diane Keaton”.

 

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