”Finche’ ci sono loro in questo paese non cambiera’ mai, dicono una cosa e ne fanno un’altra, non mantengono le promesse, sono incompetenti, bugiardi, inaffidabili, mandiamoli tutti a casa”: Claudio Bisio arriva per la prima volta a Sanremo e propone un monologo ‘politico’. ”Non parlavo degli eletti, ma degli elettori, stavo parlando di noi, degli italiani, perche’ siamo noi i mandanti, noi che li abbiamo votati. Se li guardate bene e’ impressionante come ci assomigliano, sono come noi italiani, precisi sputati”.
( Bisio ha esordito sottolineando la difficolta’ di un monologo comico sul palco dell’Ariston, dove ”sono passati Gorbaciov che ha parlato della democrazia, Toto Cutugno che ha portato l’Armata Rossa, Belen che ha portato la farfallina: io potrei portare il biscione, il tatuaggino che ho sulla caviglia, dopo dieci anni a Mediaset e’ il minimo”. In realta’, ha continuato, ”mi ha fregato Benigni, con il cavallo bianco, il tricolore, l’inno di Mameli, la Costituzione, ha alzato troppo livello, io sono cresciuto con Topolino”. Dopo aver chiesto il ‘permesso’ al pubblico – memore delle contestazioni a Maurizio Crozza – ha affrontato il tema elezioni: ”Se andassero tutti a casa cambierebbe poco: non parlavo degli eletti, ma degli elettori, stavo parlando di noi, degli italiani”.
I politici, ha spiegato, ”ricalcano il popolo, c’e’ l’imbroglione l’affarista, il servitore di due padroni, a volte di tre, quelli che cambiano casacca guidati dagli ‘scipiloti’, la pulzella che fa di tutto maritarsi con il riccone, c’e’ il prof universitario che sa tutto lui, ‘choosy’, ‘spending review’. E’ tutto un campionario di quello che noi siamo”. Poi giu’ con un affondo contro l’incoerenza e i luoghi comuni, ”di quelli che vanno al family day ma ci vanno con le famiglie, perche’ sono cattolici. Ma se sei cattolico devi andare a messa, confessare i peccati, fare penitenze, novene, il digiuno di venerdi’. Divorziare e’ vietatissimo, se divorzi sono ‘casini’, con la ‘c’ minuscola”, precisa. ”E se sei fascista allora devi invadere l’Abissinia, non devi passare per via Matteotti, devi dire che Mussolini, a parte le leggi razziali, ha fatto cose buone”.
Il comunista, poi, deve ”mangiare bambini, poi andare a Berlino tirar su il muro, vedere solo film della Corea del nord”. Il moderato, invece, deve essere ”una medriocrissima via di mezzo”. Bisio ne ha anche per l’onesta’: ”Non puoi gridare governo ladro se non rilasci neanche uno scontrino. Ho visto ciechi accompagnare la moglie in macchina, chi si lamenta dell’immigrazione e affitta in nero ai gialli, danno sempre la colpa allo Stato, sempre e comunque anche se cade un meteorite e la moglie li tradisce”. E ancora sul voto di scambio: ”Nella recente inchiesta sulla ‘ndrangheta hanno venduto un voto per 50 euro, vendere un voto e’ come vendere l’anima. E l’anima si vende a caro prezzo. Faust gli avrebbe cagato in testa”. (