E’ un tripudio di voti (165) per Walter Siti, che si aggiudica il Premio Strega 2013 con il suo libro “Resistere non serve a niente” (Rizzoli). Il critico, saggista e scrittore di Modena precede Alessandro Prissinotto con “Le colpe dei padri” (78 voti), Paolo di Paolo con “Mandami tanta vita”, Romana Petri con “Figli dello stesso padre” e, per ultima, Simona Sparaco con “Nessuno da di noi”.

Dopo aver ricevuto il premio letterario più prestigioso d’Italia dal presidente della giuria Alessandro Piperno, vincitore della scorsa edizione, Siti ha dichiarato: “Non lo dedico a nessuno in particolare – dice lo scrittore, nato curiosamente nel ’47, stesso anno in cui è stato istituito lo Strega -. Mi piacciono molto le gare, soprattutto poi quando riesco a vincerle – continua, rivelando poi un curioso siparietto -. Mi sono dato perdente già da ieri. E’ una bella tattica per restare tranquillo, un esercizio zen. E poi tutto quello che viene è in più”. Non sono mancate, poi, le critiche al Premio Strega come manifestazione. Romana Petri, già finalista nell’edizione ’98, usa toni duri: “Mi dispiace che ci sia questa disuguaglianza tra uomini e donne: fate il calcolo di quante donne hanno vinto durante le edizioni”. Francesco Piccolo, invece, difende l’evento: “Non si può criticare l’atmosfera dello Strega, è come andare ad una grande festa”, mentre Dacia Maraini ha delle idee un po’ più ‘old fashion’: “Mi piaceva quando era più semplice e casalingo, la diretta tv c’entra poco con il Premio”.

 

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