Sarà l’esame del Dna ad accertare se “Natura morta con peonie”, quadro scoperto in una soffitta olandese nel 1977, sia effettivamente opera di Vincent Van Gogh – e se quindi la sua valutazione possa schizzare fino ai 44 milioni di euro.

Come riporta il quotidiano britannico The Daily Telegraph, l’attuale proprietario, il collezionista Markus Roubrocks, sostiene che il quadro è un autentico Van Gogh dipinto nel 1889, un anno prima del suicidio dell’autore; la tesi è stata appoggiata da numerosi critici ma non dal Museo van Gogh di Amsterdam, secondo il quale la tecnica pittorica è incompatibile con quella dell’artista. A risolvere la questione potrebbe essere un capello rosso trovato sul quadro durante un restauro, “sepolto” sotto vari strati di colore e quindi appartenente quasi senza dubbio all’autore del dipinto: verranno prelevati dei campioni di Dna che verranno paragonati con quello dei discendenti di Van Gogh.

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