L’opera piu’ preziosa e’ un piccolo dipinto ad olio su rame ‘Leda il cigno’, attribuito al manierista Lelio Orsi. Esportato illegalmente dall’Italia nel 2006, il dipinto era andato in asta nel 2008 a New York da Sotheby’s per 1,5 milioni di dollari.
Ma sono in tutto sette, tra pergamene miniate e oggetti d’archeologia, i beni recuperati oggi a New York dai carabinieri dei beni culturali italiani. A prendere in consegna il piccolo tesoro e’ stato il generale Pasquale Muggeo, comandante del nucleo Tpc, al termine di una cerimonia alla quale hanno partecipato il ministro dell’interno Usa Janet Napolitano, l’ambasciatore italiano Claudio Bisogniero, e il direttore dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE), Mr. John Morton. Per il dipinto attribuito al maestro rinascimentale l’indagine era stata avviata nel 2006, indagine che ha portato a scoprire e ‘disarticolare’, sottolineano i carabinieri, ”un sodalizio criminale transnazionale” composto da 12 persone. Il comune di Novellara, in Emilia, ha avviato le procedure per chiedere al ministero dei Beni culturali il deposito permanente dell’opera al Museo Gonzaga in Rocca, dove Orsi e’ nato, figlio di uno spenditore di corte, e dove ha operato per gran parte della sua vita come pittore e architetto alla corte dei Gonzaga. Tra le opere riconsegnate ci sono poi tre pagine miniate su carta pergamenata del 1400 e 1500 (rubate dalla Chiesa di San Paolo di Pistoia nel 1990 e dall’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore di Asciano (SI) nel 1975); un’erma in marmo gianiforme (Giano bifronte) del I sec. d.C. (scavata di frodo in Italia, esportata illegalmente e messa in asta a New York nel 2009 per 20 mila dollari) e infine una pelike attica a figure rosse ed una situla apula, rispettivamente del V e del IV sec a.C., anche queste trafugate e ricomparse in un’asta nella grande Mela a giugno 2009.