Lo storico e giornalista tedesco Arno Lustiger, autore di importanti libri sull’Olocausto nazista e sul genocidio ebraico nella Russia comunista, e’ morto oggi a Francoforte sul Meno all’eta’ di 88 anni. Sopravvissuto alla Shoah, alla prigionia in vari campi di concentramento e all’internamento ad Auschwitz, Lustiger, e’ stato uno degli studiosi di riferimento sulla storia ebraica del XX secolo, come sottolinea ”Frankfurter Allgemeine Zeitung” dando la notizia della scomparsa.

Nato il 7 maggio 1924 a Bedzin, e’ stato tra i rifondatori della comunita’ ebraica di Francoforte alla fine della seconda guerra mondiale ed era il cugino del defunto cardinale di Parigi Jean-Marie Lustiger. Tra i suoi libri spicca ”Libro rosso: Stalin e gli ebrei. La tragica storia del comitato di liberazione ebraico e degli ebrei sovietici”(1998). Al centro del libro di Lustiger c’e’ la persecuzione degli ebrei durante il comunismo ed anche il destino di un altro libro, ”Il libro nero: il genocidio nazista nei territori sovietici, 1941-1945” degli scrittori ebrei-russi Vasilij Grossman, autore di ”Vita e destino”, e Ilja Erenburg, autore di ”Il disgelo”, che pero’ non vide mai la luce in Urss ma fu pubblicato in stralci nel 1980 a Gerusalemme. Arno Lustiger ha poi curato l’edizione critica di questo ”libro nero” scomparso, pubblicata in traduzione italiana da Mondadori nel 1999. Lustiger ha scritto anche il libro ”Schalom Libertad! Gli ebrei nella guerra civile spagnola”, dove calcola che furono circa 8.000 ad appoggiare l’esercito repubblicano, ed e’ autore di vari saggi sulle condizioni degli ebrei durante il regime di Hitler.

 

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