La corsa al miglior film alla ottantacinquesima cerimonia degli Oscar non vede un film superfavorito, anche se a questo punto sembrerebbe poter avere la meglio Argo, il film di Ben Affleck che racconta della crisi degli ostaggi americani a Teheran durante la rivoluzione Komehinista, che ha vinto tutti i premi ‘civetta’ degli ultimi giorni e che potrebbe battere Lincoln, il film di Steven Spielberg sul presidente che portò gli Stati Uniti all’abolizione dello Schiavismo. Quanto agli attori, una vittoria già in tasca, secondo gli ultimi rumors, ci sarebbe.
E’ quella di Daniel Day-Lewis che interpreta, con somiglianza davvero straordinaria, il presidente Lincoln nel dramma di Spielberg. Sembrerebbe che Bradley Cooper del Lato Positivo (Silver Linings Playbook), Hugh Jackman di Les Miserables, Joaquin Phoenix di The Master e Denzel Washington di Flight non riusciranno a soffiare la statuetta di migliore attore protagonista all’attore irlandese che pare nato nei panni dell’amatissimo presidente repubblicano. Più incerta è la vittoria di Jessica Chastain, per Zero Dark Thirty di Kathyrin Bigelow, il film sull’uccisione di Osama Bin Laden nella categoria migliore attrice protagonista. Pur data per favorita l’attrice potrebbe vedersi soffiare la statuetta da Jennifer Lawrence per Il lato positivo o da Emmanuelle Riva protagonista di Amour.
Meno quotate le vittorie di Quvenzhané Wallis – se succedesse farebbe la storia perché, a 9 anni, è la più giovane candidata nella categoria – e Naomi Watts per The Impossible. Fra le attrici non protagoniste compaiono invece i nomi di Amy Adams, Sally Field, Anne Hathaway, Helen Hunt e Jacki Weaver e i giochi potrebbero essere fra Sally Field che interpreta la First Lady in Lincoln e Anne Hathaway, che interpreta Fantine nella versione cinematografica del musical Les Miserables, ispirato al capolavoro di Victor Hugo. Fra gli uomini Robert De Niro sembrerebbe quello con più chance.
Dopo due Oscar vinti in passato (Per Il padrino parte II, da non protagonista e per Toro Scatenato, da protagonista) e una carriera negli ultimi anni in caduta libera , l’attore si è riscattato con il ruolo di padre del protagonista ne Il lato positivo, la commedia dolce amara di David O. Russell sul disturbo bipolare. Potrebbe batterlo Christoph Waltz, protagonista di Django Unchained e già vincitore del Golden Globe per la parte, meno probabili alla vigilia le vittorie di Alan Arkin, Philip Seymour Hoffman e Tommy Lee Jones.
Il premio per la Migliore Regia sarà conteso da Michael Haneke, per Amour, Benh Zeitl per Re della terra selvaggia, Ang Lee con Vita di Pi, Steven Spielberg con Lincoln e David O. Russell per Il lato positivo. Non c’é Ben Affleck, snobbato dall’Academy per la sua regia di Argo. Una scelta contraddittoria questa, visto che l’attore trasformatosi in regista ha vinto Golden Globes e gli stessi DGA, i premi assegnati dal sindacato dei registi. In sua assenza, i giochi potrebbero essere fra Spielberg, che ha fatto un film tecnicamente impeccabile e Haneke, autore di quel piccolo gioiello che è Amour, così amato dai membri dell’Academy da essere candidato sia come miglior film che come miglior film straniero (categoria per cui la vittoria sembra certa). Poche ore e si saprà finalmente chi avrà vinto le ambite statuette.