BENEVENTO – All’Università degli Studi del Sannio si parlerà degli inediti scenari culturali che la crisi economica sta determinando. I seminari pubblici, previsti per il 17 e il 24 ottobre, con inizio alle ore 9.30, presso la sala rossa delle lauree di Piazza Guerrazzi, cercheranno di dare una risposta alle tre domande a cui la crisi ha reso più urgente una risposta: come ridefinire i paradigmi aziendali, quale ruolo deve avere l’economia sulla persona e quale contributo può dare la filosofia allo sviluppo di nuovi modelli economici.
Ospiti del primo appuntamento saranno Elettra STIMILLI, docente di filosofia presso l’Università di Salerno che parlerà dei temi tratti dal suo libro Il Debito del vivente. Ascesi e capitalismo ed Emiliano Brancaccio docente di Fondamenti di Economia Politica presso l’Università degli studi del Sannio. «La crisi che segna questa fase di transizione, come le altre grandi crisi che la Storia racconta, è segnata non solo dalla instabilità del sistema economico-finanziario, ma dall’alterarsi del consolidato sistema di valori culturali, sociali e politici. – dichiarano gli organizzatori della Cattedra di Economia Aziendale – Le contraddizioni reali che oggi si manifestano e la sorprendente inefficacia delle tecniche tipiche dei modelli economici e politici predominanti, abitualmente considerati decisivi, determinano un clima di instabilità ed insicurezza reso più acuto dall’incalzare di una domanda, rivolta essenzialmente all’economia, di misure rapide ed efficaci, di un pharmakon capace di guarire e di garantire i livelli di benessere materiale raggiunti». Proseguono inoltre «Incombe il rischio di un pharmakon inappropriato, di misure capaci di deformare i modelli di democrazia, come dimostrano gli interventi sulla Costituzione con la modifica dell’art. 81 e con i tentativi di cambiare l’art.41, e di compromettere il sistema dei diritti universali dell’uomo. È proprio nelle fasi delle discordanze e delle anomalie, della sfiducia nei modelli scientifici consolidati, che è necessario porsi delle domande sui concetti impliciti che si stanno utilizzando, alimentando quella fase della conoscenza dinamica che aiuta la ricerca di nuovi paradigmi dai quali potranno avere origine altri equilibri e modelli».