E’ partito ufficialmente oggi (mercoledì 6 aprile) pomeriggio il percorso per l’istituzione del Marchio d’area “Valle di Suessola” e la valorizzazione dell’est casertano, promosso da Asso Artigiani Imprese Caserta, associata Confimprese Italia, con la collaborazione della regione Campania. All’incontro, tenutosi nella Sala Capitolare del Monastero Verginiano dei Padri Barnabiti a San Felice a Cancello, era presente un discreto numero imprenditori ed agli attori locali. A rappresentare la regione Campania c’era il dott. Giampaolo Parente, direttore dell’Unità Operativa Dirigenziale della regione Campania – Dipartimento della Salute e delle risorse naturali – Direzione generale Politiche agricole, alimentari e Forestali, che ha illustrato le linee guida del progetto e risposto alle domande dei presenti. «Fin dal primo momento – ha ricordato Parente – ho pensato che, se ci credete, possiamo dare l’esempio che le cose si possono anche fare e non solo dire. Sono contento per l’adesione dei quattro comuni, è un buon segnale. Noi rappresentanti delle istituzioni possiamo parlare di qualsiasi cosa ma dobbiamo coinvolgere i produttori: se voi siete convinti, noi siamo a disposizione e possiamo partire. I numeri in partenza non sono importanti, spesso le cose si capiscono con il tempo o vengono guardate con scetticismo sulla base di passate esperienze. Il percorso, è bene dirlo, non è semplice. Non ci saranno soldi da spendere, quindi non ci può essere speculazione. Con questo progetto vogliamo dire ai consumatori che i prodotti di questa zona hanno una marcia in più, con dati scientifici alla mano, certificati da analisi. La regione ha messo a disposizione fondi per il progetto “Qr code” con il quale è possibile far analizzare i terreni in maniera gratuita, solo partecipando al bando, tramite l’Istituto Zooprofilattico. Il marchio d’area è garanzia di un prodotto sano e coltivato in un determinato metodo, sulla base di un disciplinare di produzione. L’obiettivo finale è creare reddito con questi prodotti, anche con azioni di marketing. E’ arrivato il momento che voi stiate insieme, con un’unica strategia. E per questo ci sono vari strumenti: i consorzi, le organizzazioni di produttori, le associazioni. I fondi ci sono: 1.86 miliardi di euro sono stati inseriti per l’agricoltura campana nella programmazione 2014/20. Questa è la dimostrazione che c’è interesse sul settore. In questa zona ci sono una serie di prodotti alla base della dieta mediterranea. Quando ho visto le delibere dei comuni ho capito che la strada presa era quella giusta. Ai sindaci chiedo ora di organizzare un concorso con le scuole per disegnare il marchio». «Questo è il primo progetto del genere in provincia – aveva detto in apertura dei lavori il presidente di Asso Artigiani Imprese Caserta Nicola De Lucia -, un progetto definito, nella prima riunione con lui, dallo stesso Parente ambizioso. Le amministrazioni comunali ci sono vicine. Oggi è una tappa, il primo incontro di una serie: nei prossimi giorni ci incontreremo con i sindaci per stabilire un calendario delle prossime iniziative. Intanto vi invito a coinvolgere e sensibilizzate i vostri colleghi». All’incontro erano presenti anche i rappresentanti istituzionali di due dei quattro comuni patrocinatori, il sindaco di San Felice a Cancello Pasquale De Lucia ed il consigliere con delega al commercio di Santa Maria a Vico Pasquale Iadaresta. «Abbiamo la fortuna – ha detto il primo – in questo territorio di avere un ecosistema fatto di flora e fauna, percorsi artistici e monumentali, spesso però sottovalutati nonostante una certa rilevanza dei siti. Tutto questo insieme può dare impulso ad un settore, il turismo, che può sviluppare il territorio. Con la concertazione di istituzioni e produttori ortofrutticoli, ma anche con una cultura diversa: dobbiamo fidarci l’uno dell’altro, il contrario in passato ci ha danneggiato. Bisogna partite, anche in pochi, per poi aggregare. Sono convinto che con determinazione, la collaborazione di enti locali e della regione ed un’adeguata campagna di sensibilizzazione ce la possiamo fare». «Abbiamo dato subito l’adesione – ha confermato il secondo – perché lo riteniamo un percorso fattibile e necessario, per contrastare una campagna di denigrazione dei nostri territori. Questo è uno dei tasselli per iniziare il percorso che porta ad un’iniziativa seria». Il Marchio “Valle di Suessola”, promosso da Asso Artigiani Imprese Caserta, con la collaborazione della regione Campania (Dipartimento della Salute e delle risorse naturali, Direzione generale Politiche agricole, alimentari e forestali), è patrocinato dai quattro comuni della valle di Suessola: oltre a San Felice a Cancello, anche Arienzo, Cervino e Santa Maria a Vico, che hanno aderito al percorso di valorizzazione del territorio. L’obiettivo del progetto è creare un network composto da imprese ed organizzazioni, da coinvolgere in un sistema territoriale collettivo, per la valorizzazione dell’intero territorio, la produzione dei suoi prodotti agricoli e di itinerari turistici, culturali, storici, religiosi, gastronomici, escursionistici e del tempo libero. Patate, olio, noci e nocciola riccia di «Talanico», ortofrutta: ecco quanto la valle di Suessola può offrire, garantendo la bontà dei suoi prodotti.