Piedimonte Matese- Altri tre presidi di prodotti agroalimentari, istituiti nel matesino e nell’Alto casertano, che entreranno a pieno diritto nella rete e circuito del marchio Slow Food(SF). Nei prossimi giorni ci sarà la firma degli accordi tra i produttori di questi prodotti a Alife(12 gennaio), Caiazzo(15 gennaio) e Vairano Patenora(22 gennaio) rispettivamente per la cipolla, l’oliva caiazzana ed il lupino grande. L’esito del progetto è stato presentato nella sala delle riunioni assembleari del consorzio di bonifica del Sannio Alifano/Valle Telesina dai vertici del Gal Alto Casertano che hanno finanziato l’iniziativa che punta commercializzare meglio e, quindi, a valorizzare tre segmenti del patrimonio agro-rurale partendo dalla difesa della biodiversità locale: Il progetto dei Presìdi italiani è, infatti, coordinato da Slow Food Italia con il supporto tecnico scientifico della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus. Un progetto scandito da varie fasi come ha spiegato Giuseppe Orefice, presidente regionale SF che ha messo in evidenza il processo partecipativo e dal basso dell’idea con il coinvolgimento di diversi operatori agricoli .Prima un periodo di censimento delle varietà potenzialmente idonee a diventare presidio/associazione di produttori, laboratori di gusto ed anche verifiche gastronomiche oltre alla valutazione della capacità economica di creare spazi do mercato specie a livello interno e di economia territoriale. “C’è entusiasmo per questo obiettivo che entrerà nel vivo nei prossimi mesi- ha detto Orefice. Vito Trotta, responsabili presidi SF di Campania e Basilicata : siamo a quota 9 in queste regioni ha dichiarato Trotta che ha evidenziato l’efficace collaborazione dell’associazione con i vai Gruppi di azione locale (gal) in relazione a questo tipo di iniziative :” cerchiamo di intercettare il mondo di chi produce qualità con quei consumatori che cercano qualità ha aggiunto Trotta che ha messo in rilievo le potenzialità espansive ed integrative dei vari comparti di questo sistema di far filiera produttiva. Soddisfatto anche l’assessore provinciale all’agricoltura Stefano Giaquinto che si è complimentato per il valore di questo tipo di pratica associativa mentre il presidente del Gal, Ercole De Cesare ha parlato di consolidata esperienza di collaborazione tra Gal e Slow Food. I risultati e le cifre del piano d’azione Gal sono stati elencati dal direttore Pietro Cappella(ne scriveremo a parte). Presenti in sala numerosi produttori
Michele Martuscelli