É iniziato oggi davanti alla Prefettura di Caserta il presidio fisso dei “lavoratori del Bacino di Crisi dell’area di Caserta”, ex addetti di importanti aziende dismesse del Casertano, come l’Ixfin, la Finmek, la 3M, la Morteo, la Sirtal, che da anni attendono di essere riammessi nel mondo del lavoro in seguito ad appositi accordi di programma e piani di formazione e reindustrializzazione come i Pac, i Piani di azione e coesione, “rimasti sostanzialmente lettera morta, almeno per la provincia di Caserta”, denuncia Antonello Accurso, segretario casertano della metalmeccanici della Uil (Uilm). Nel frattempo, gli oltre 1000 ex addetti, sono da 15 mesi senza alcuna forma di sostegno al reddito, essendo scaduta la mobilità che non è stata rinnovata. Per il Casertano i Pac prevedevano investimenti per circa 40milioni di euro. I sindacalisti chiedono un incontro con il presidente della Regione Vincenzo De Luca. “Il presidio resterà fin quando non verremo ricevuti dal Governatore” afferma Accurso.

 

 

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