“La CISL di Caserta e la CISL SLP, Federazione dei lavoratori postali, esprimono grande preoccupazione per le ricadute che le scelte di Poste Italiane, evidenziate nel Piano industriale, possono avere sia per il servizio ai cittadini e alle comunità locali, sia per i livelli occupazionali”. Inizia così la nota stampa di Giovanni Letizia e Angelo Cafarelli della Cisl casertana per denunciare le ricadute sul servizio postale in Terra di Lavoro alla luce della chiusura di alcuni uffici. ” Poste Italiane, infatti, perseguendo una pura logica di mercato, intende concentrare la presenza degli Uffici postali prevalentemente nelle zone più ricche e redditizie, al fine di contenere i costi a scapito del servizio ai cittadini. Ciò determinerà la chiusura definitiva sul territorio nazionale di 450 uffici esistenti e la mancata apertura di altri 600; nel territorio della provincia di Caserta ciò comporterà interventi di chiusura per almeno 7 uffici unitamente ad altre operazioni di razionalizzazione. E’evidente che questo Piano contrasta fortemente con la tradizione di vocazione sociale di Poste italiane, di diffusione dei servizi sul territorio, di aumento dei disagi per i cittadini specie nelle zone meno ricche; inoltre la razionalizzazione prevista nel Piano determinerà ricadute sui livelli occupazionali inaccettabili specialmente in una fase di grave crisi qual è quella in atto. Per questi motivi la CISL SLP, sindacato largamente maggioritario sia in termini di iscritti che di delegati RSU sia a livello nazionale che territoriale, intende mettere in campo tutte le azioni necessarie ad una ridefinizione dei progetti aziendali, nella convinzione che il contenimento dei costi non può avvenire a scapito dei cittadini, delle comunità locali e dei lavoratori. Pertanto sarà avviato, a partire da oggi, un percorso di mobilitazione della categoria, attraverso Assemblee in tutti i luoghi di lavoro e tramite il coinvolgimento delle Istituzioni locali attraverso una serie di incontri con i Sindaci delle comunità interessate dai progetti di chiusura e razionalizzazione. Ancora una volta la CISL e la CISL SLP sono in campo per difendere e tutelare non solo i diritti dei lavoratori delle Poste ma anche quelle di tutti i cittadini e delle comunità locali ad avere un servizio di qualità e diffuso sul territorio.”

 

 

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