CASERTA – C’è l’ok di Ance Caserta e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori dell’edilizia alla richiesta delle prime cinque aziende di Terra di lavoro di rateizzare i debiti accumulati nei confronti della Cassa Edile.
L’intesa – siglata presso la sede dell’associazione degli industriali da Gianluigi Traettino, presidente della Sezione Costruttori di Confindustria Caserta e da Mario Martucci, Giovanni Letizia e Francesco Cirillo, in rappresentanza rispettivamente di Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil – recepisce e applica la delibera numero 1/2012 del Comitato della Bilateralità, con la quale si contempla, appunto, la possibilità di procedere alla rateizzazione dei contributi e degli accantonamenti dell’impresa accumulati verso la Cassa Edile, in forza delle situazioni economiche congiunturali negative sofferte dalle stesse.
Situazione, purtroppo, vissuta in maniera drammatica alle imprese delle costruzioni della provincia di Caserta che, come si sa, stanno vivendo una crisi che è molto più accentuata rispetto a quella, pure difficile, vissuta da altri comparti produttivi.
La richiesta avallata da Ance Caserta e sindacati riguarda, al momento, oltre 150 mila euro di debiti accumulati dalle citate aziende nei confronti di Cassa Edile.
Nato dalla collaborazione tra sindacati e datori di lavoro, la Cassa edile – come si sa – è l’ente che si occupa della tutela dei lavoratori delle costruzioni. E’ totalmente finanziata dalle imprese e dai lavoratori iscritti senza nessuna sovvenzione da parte dello stato e si occupa di fornire assistenza extracontrattuale e anche mutualistica ai lavoratori.
Da rimarcare che il ruolo della Cassa edile è cresciuto enormemente con l’istituzione del DURC, vale a dire, la certificazione della regolarità contributiva da parte delle aziende del settore nei confronti dello stesso ente, ma anche di Inps e Inail.
A margine della sigla dell’accordo il presidente dei costruttori casertani ha commentato: “L’azione che le associazioni devono fare è proprio questo: occuparsi in maniera intelligente e tempestiva dei problemi reali di lavoratori e imprese, incidendo in particolare sul problema del credito che è particolarmente sentito in questo momento”.
“Insomma, bisogna lavorare con convinzione, tutti insieme e ai diversi livelli decisionali – ha aggiunto Gianluigi Traettino – per disinnescare il circolo vizioso che si è instaurato tra la regolarità contributiva delle imprese e l’incaglio dei crediti delle stesse nei confronti della Pubblica amministrazione”.