Circa trecento lavoratori della Ericsson di Marcianise stanno partecipando a un presidio della sede centrale della multinazionale svedese a Roma in via Anagnina. I dipendenti sono partiti all’alba con sei pullman Allo stabilimento di Marcianise continua intanto lo sciopero a scacchiera cominciato subito dopo l’annuncio della direzione aziendale, dato il 27 gennaio scorso, relativo alla cessione del ramo produttivo (che comprende proprio Marcianise) alla multinazionale Usa Jabil, anch’essa con stabilimento nel comune casertano. I 435 dipendenti Ericsson temono ulteriori tagli dopo quelli sofferti negli ultimi anni; da un lato infatti l’azienda ha una procedura aperta per 50 esuberi; dall’altro la stessa acquirente Jabil (che ha in tutto quasi 600 dipendenti a Marcianise) viene da una procedura di mobilità per 200 addetti. “I lavoratori vogliono portare all’attenzione della direzione la loro contrarietà alla cessione”, spiega Antonello Accurso, segretario casertano dei metalmeccanici della Uil (Uilm), presente con i lavoratori insieme ai segretari di FiomCgil (Massimiliano Guglielmi) e Fim-Cisl (Nicodemo Lanzetta). Il 9 febbraio prossimo è previsto un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico.