A poche settimane dal primo compleanno di Garanzia Giovani, il bilancio è senz’altro poco rassicurante. Era il 1° Maggio 2014 quando dal Governo nazionale e dalla Regione Campania, con orgoglio, veniva annunciata l’attuazione di una Youth Guarantee anche in Italia. Finalmente delle opportunità di formazione e impiego si prospettavano per quei tanti giovani che non studiano più e non lavorano ancora. Ma da allora quegli annunci sono rimasti tali, poiché i risultati sono stati assolutamente deludenti. Il numero di giovani iscritti al portale della Campania, infatti, è di gran lunga superiore a quello delle opportunità offerte che, nella provincia di Caserta, si riducono a proposte di servizio civile e poco altro. “Non abbiamo mai creduto che Garanzia Giovani fosse la soluzione alla crisi occupazionale giovanile – ha dichiarato Elisa Laudiero, Segretaria Nidil Cgil Caserta – bensì c’eravamo illusi che potesse costituire un’opportunità di avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro che non andava sprecata. Ancora una volta, invece, le promesse fatte sono rimaste disattese e i tanti giovani che, seppure con scetticismo, avevano aderito al programma, sono rimasti delusi ancora una volta. Ma la lezione non è servita a molto. Pochi giorni fa, infatti, l’annuncio del Sindaco di Caserta della possibilità di 113 tirocini presso il Comune, ha riaperto uno spiraglio di speranza. Come ogni volta, all’avvio di una campagna elettorale, si parte con annunci e promesse. Così, provvedimenti che potevano essere pensati prima, hanno avuto bisogno di un anno per essere annunciati. Vorrei sottolineare – ha continuato la sindacalista – che i tirocini presso enti pubblici sono un’esperienza fine a se stessa e senza possibilità di continuità. Sarebbe stato più opportuno che il Comune capoluogo, insieme alle altre istituzioni del territorio, avessero provato a sollecitare gli imprenditori della zona ad utilizzare Garanzia Giovani come uno strumento utile per inserire i giovani nelle aziende e farli crescere professionalmente. Credo che i giovani della nostra provincia abbiano bisogno di risposte concrete, non più di illusioni”.

 

 

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