TEVEROLA – Gli operai della Indesit incroceranno le braccia per 2 ore nella giornata di domani. La decisione è stata presa dopo le assemblee che oggi si sono tenute negli stabilimenti del gruppo dopo la decisione dei vertici, annunciata lo scorso 18 aprile, di chiudere lo stabilimento di None per trasferire tutta la produzione di lavastoviglie da incasso in Polonia.

Viene messo così in discussione l’intero piano di rilancio che era stato annunciato dall’azienda e la preoccupazione si propaga in tutti i siti produttivi italiani, soprattutto in quello casertano, che era stato individuato quale principale attore della rinascita del gruppo torinese. Il 9 maggio si tornerà al tavolo della trattativa, ma i sindacati fanno già capire le loro intenzioni. “Siamo molto preoccupati delle decisioni della Indesit -ha commentato Accurso Antonello, segretario generale Uilm Caserta – perchè l’annuncio della chiusura di None viene a due anni da un piano per la sua salvaguardia si cui sono stati raggiunti tutti gli obiettivi. Questa scelta crea un’ombra sul Piano Italia e sulle iniziative industriali del gruppo che, a quanto ci sembra di capire dalle motivazioni alla base della scelta di chiusura di None, sono messe in discussione non dalla volontà e dagli investimenti programmati dall’azienda e dagli sforzi e gli obiettivi raggiunti dai lavoratori, ma da precondizioni sfavorevoli e dal mercato in grossa difficoltà. Questa strada per noi non è ammissibile e rischia di diventare pericolosa anche per Caserta: per questo diciamo No alla chiusura! Domani ci saranno le prime due ore di sciopero a sostegno della vertenza decise da Fim-Fiom-Uilm”. di Ernesto Volla

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