I sindacati dei metalmeccanici Uilm, FiomCgil e Fim-Cisl hanno raggiunto in Confindustria Caserta l’intesa con i vertici di Jabil Italia, multinazionale Usa delle telecomunicazioni con sede a Marcianise (Caserta), sul taglio del 50% di tutto quanto derivante dalla contrattazione di secondo livello, che prevede importanti voci retributive per i lavoratori come la 14esima e numerose indennità (premi di produzione e rimborsi chilometrici). L’accordo, siglato oggi, rappresentava la condizione necessaria posta dall’azienda per superare definitivamente la procedura di licenziamento di 382 lavoratori avviata a settembre, e trasformarla in mobilità volontaria e incentivata (riguarderà 205 addetti); i lavoratori si pronunceranno sull’intesa giovedì prossimo 4 dicembre nel corso di un referendum in azienda. Nel caso di responso affermativo, l’accordo partirà il primo gennaio 2015 e durerà in via sperimentale un anno. Con l’intesa i dipendenti dovranno rinunciare alla metà delle somme derivanti dalla contrattazione di secondo livello e ciò che resta sarà spalmato sull’intero anno, per cui le buste paga saranno più leggere e sparirà la quattordicesima; in compenso è prevista la cassa integrazione per il 2015 e lo spostamento di lavoro dagli stabilimenti della Jabil ubicati all’estero, in particolare in Scozia e Paesi Bassi, a Marcianise. “Un accordo sofferto – commenta il segretario della Uilm di Caserta Antonello Accurso – ma ci permette di mettere in sicurezza il sito e renderlo più efficiente, e toglie tutti gli alibi alla Jabil che ora non può far altro che portare lavoro e puntare su una ripresa dello stabilimento. La strada è ancora difficile ma noi abbiamo fatto la nostra parte”.