La Asl Caserta ancora una volta al centro dell’azione sindacale della Uil FPL. Ogni azione amministrativa orientata alla garanzia di buon andamento dei servizi e trasparenza non può che essere condivisa da questo Sindacato, che ha fatto della battaglia per la legalità la propria bandiera, anche stigmatizzando privilegi e diseguaglianze tra i lavoratori, segnali di scelte gestionali non sempre rispettose dei regolamenti e delle norme contrattuali. Il sindacato, che nei mesi scorsi aveva auspicato un confronto circa i criteri di rotazione dei medici/ medici veterinari in applicazione della L.190/2012, ha stigmatizzato “la gravissima condotta sindacale” tenuta dall’Asl Caserta e contestato varie irregolarità e mancanze nell’attuazione della legge sulla anticorruzione e trasparenza. La battaglia per la legalità, anche attraverso esposti all’ANAC, ha evidenziato che la nomina del Responsabile dell’Anticorruzione è avvenuta in assenza dei necessari presupposti procedimentali con l’evidente conseguenza di validità dei provvedimenti attuati. Tra le tante inadempienze giova sottolineare il mancato coinvolgimento degli stakeholder, che l’ANAC con delibera n. 75/2013 ha previsto come adempimento obbligatorio, per l’approvazione del codice di comportamento ad oggi non ancora adottato. Parimenti la nomina della Commissione di supporto al Responsabile della Prevenzione alla Corruzione, è un atto ingiustificato e inopportuno, che non trova riscontro nelle norme di riferimento, che costituisce un inutile aggravio di spesa per l’Azienda e per i contribuenti, che è stato adottato, in totale assenza di trasparenza e partecipazione amministrativa, con evidente umiliazione delle professionalità interne che hanno partecipato alla formazione del Piano per la Prevenzione della Corruzione. Proprio in tema di anticorruzione, più volte abbiamo dichiarato la necessità di dare esecuzione a quella parte del Piano Nazionale Anticorruzione, ovvero la rotazione dei dirigenti, poiché ritenuta fondamentale per conseguire non solo una maggior forma di prevenzione della corruzione ma anche per effettuare il difficile superamento della cosiddetta “incrostazione burocratica”. La nostra sigla sindacale è fortemente convinta – già da tempo – che la rotazione dei Dirigenti, se praticata nel rispetto delle norme vigenti e con criteri certi e condivisi, rappresenta una modalità organizzative atta a rendere più efficiente la PA e, per questo, ha auspicato, così come previsto dalla stessa legge e dell’ANAC, l’avvio dello specifico tavolo di confronto. Tuttavia non è tollerabile l’attuale sistema di rotazione che viene effettuato “sic et simpliciter”, in totale assenza di criteri di rotazione per i dirigenti, senza il necessario riallineamento degli ambiti e distretti sanitari delle ex Asl Ce 1 e Ce2 ed in assenza di una graduatoria nel rispetto di quanto stabilito dalla Delibera Regionale e dal Decreto Commissariale del 2011. Ciò determina una mancanza di concretezza che certamente non è rivolta a favorire la valorizzazione delle migliori figure professionali presenti nell’ASL Caserta ma sembrerebbe, piuttosto, assoggettare la rotazioni a valutazioni di sorta e a garantire una distribuzione di incarichi di tipo clientelare. Noi della UIL FPL, per migliorare il nostro sistema sanitario territoriale, abbiamo sempre cercato di attuare ogni utile tentativo per ricercare corrette relazioni sindacali, nell’ottica di un confronto democratico e condiviso per trovare soluzioni operativamente percorribili. Soprattutto per questo, ci dispiace dover constatare il comportamento tenuto dall’Asl Caserta che tende a strumentalizzare ogni legittima azione sindacale, attuata nel pieno rispetto delle regole che sono alla base delle corrette relazioni con la PA. Questo il comportamento ambiguo e sfuggente dell’Azienda ha indotto e costretto la scrivente organizzazione ad adire le vie legali per contrastare una lunga sequela di provvedimenti unilaterali che hanno prodotto nei lavoratori profonda amarezza e sconcerto per quello che appare un sopruso nei loro confronti e conseguentemente per la stessa sigla sindacale e, quindi per ripristinare tutele, dignità e libertà sindacali. Tutti elementi di democrazia e legalità che l’Asl Caserta ha deciso in modo arbitrario e antisindacale di sospendere. Per tale motivo continueremo a lavorare per ripristinare un clima aziendale che sia rispettoso del confronto democratico tra le parti, dando voce alle richieste collettive dei tanti LAVORATORI. La UIL FPL si è fatta e si farà portavoce, anche attraverso, se del caso, esposti all’Anac, alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti per eliminare tutte le anomalie presenti che rasentano violazioni di legge.

 

Il Segretario Generale

UIL FPL Napoli e Campania

Vincenzo Martone

 

Il Segretario Generale

UIL FPL Caserta

Paolo Diana

 

 

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