CASERTA – La Parmalat sotto il controllo della francese Lactalis sta sottopagando il latte agli allevatori italiani rischiando di far chiudere centinaia di aziende agricole. E’ quanto afferma il Direttore della Coldiretti – Gianni Lisi , commentando la situazione nella provincia di Caserta.” L’intesa singola non garantisce affatto le aziende produttrici occorre ricorrere ad una sorta di accordo interprofessionale altrimenti Parmalat continuerà a fare la propria politica cioè quella di non avviare alcuna trattativa sul prezzo del latte.”
A questo punto il problema rischia di diventare da finanziario a produttivo con perdite economiche ed occupazionali devastanti per il Made in Italy. Il prezzo pagato agli allevatori per il latte alla stalla – rincara Lisi- non copre piu’ neanche i costi di produzione che tra mangimi ed energia sono aumentati di quasi il 40 per cento. L’energia elettrica ha subito aumenti di quasi 10 punti percentuali , i carburanti si attestano su un drammatico + 12 mentre i costi dei mangimi in alcuni casi ( vedasi le farine) sono arrivati ad aumenti di quasi 30 punti percentuali. Non è possibile che il prezzo del latte sia più basso di quello dello scorso anno e che i costi non sono più contenibili poiché in continua ascesa, è una vicenda che rischia di diventare esplosiva in un territorio che ha in queste produzioni un carattere economico e distintivo di notevole interesse.
Occorre ricordare che Parmalat, la parte industriale che opera in regime di quasi monopolio nel casertano, sembra non abbia intenzione di avviare alcuna trattativa sul prezzo dell’”oro bianco”, nonostante le quotazioni dei principali prodotti siano in decisa ripresa. Infatti, la stessa Parmalat ha disatteso quanto promesso nei mesi passati, quando ha operato un taglio sensibile sul prezzo del latte alla stalla promettendo che ad una eventuale ripresa del settore, avrebbe riadeguato il prezzo del latte. Ecco, nonostante i proclami e le buone intenzioni mentre le quotazioni dei prodotti caseari sul mercato internazionale e nazionale sono in netto rialzo la Parmalat non ha erogato nel mese di settembre il “centesimo” che aveva più volte fatto intravedere.