Un’affollata assemblea si è svolta oggi all’esterno dello stabilimento Ericcson di Marcianise contro la cessione dello stesso a Jabil decisa dalla multinazionale. “La situazione di crisi – spiegano i segretari casertani di Cisl e Fim Letizia e Lanzetta – che sta colpendo con grande virulenza l’industria casertana, specie nel settore metalmeccanico, è al centro delle preoccupazioni della FIM e della CISL, per le gravi ricadute sul piano dei livelli occupazionali e per i rischi di totale deindustrializzazione del territorio. La FIM e la CISL sostengono con grande forza che nessuno sviluppo di questa provincia è possibile se in primo luogo non si difende l’apparato produttivo e industriale esistente, specialmente in quei settori, come le telecomunicazioni, in cui il territorio casertano ha forti vocazioni e un patrimonio di professionalità acquisito negli anni. La FIM e la CISL si batteranno con determinazione, insieme ai lavoratori, affinché il territorio non venga privato di un marchio importante che deve rimanere a Caserta. La FIM e la CISL chiedono con forza alla politica e alle istituzioni territoriali, regionali e nazionali di essere vicini al sindacato e mettere in campo strumenti di politica industriale dei fattori e dei settori per tutelare la presenza industriale in provincia di Caserta e per il mantenimento in questa realtà dei marchi che hanno fatto la storia dell’industria casertana. La FIM e la CISL sono disponibili a tutti i confronti necessari ma anche determinate a mettere in campo insieme ai lavoratori tutte le forme democratiche di pressione per impedire il declino del territorio”.