“La questione Caserta è centrale rispetto alle problematiche dell’intera regione Campania. Qui è rappresentato il concentrato di molte promesse non mantenute, ci sono evidenti responsabilità della politica che non è stata in grado di dare risposte ai problemi che assillano il territorio. E qui, paradossalmente, sono anche concentrate tutte le potenzialità inespresse di crescita e sviluppo”.

Lo ha detto l’assessore alla Formazione e Lavoro della Regione Campania, Severino Napoli, intervenendo, quest’oggi, all’annuale assemblea dell’associazione degli industriali di Terra di lavoro. “Dall’esperienza negativa di Caserta, più di altre, emerge chiaramente la necessità che bisogna cambiare passo, che bisogna recuperare il ritardo e l’inefficienza della pubblica amministrazione, anche di quella regionale, di cui mi verrebbe di dire che non ho colpa, che abbiamo ereditato, ma che non per questo evidentemente debbo sottacere”, ha aggiunto l’assessore. Nappi ha detto di apprezzare la relazione all’assemblea del presidente degli industriali, Antonio Della Gatta, ma sopratutto di condividerne lo spirito: “perché da soli, è vero, non si va da nessuna parte”, ha sottolineato. Insomma, c’è bisogno che tutti gli attori imparino a dialogare e a muoversi nella stessa direzione, come è stato positivamente sperimentato, per esempio, con il contratto Campania nella crisi del trasposto locale, a seguito del fallimento di un’azienda pubblica di trasporti. La risposta di sistema che è stata data alla vicenda ci indica che un primo importante segnale è stato dato e dobbiamo continuare su questa strada”. E, però, con i ritardi bisogna rimuovere anche molti ostacoli paradossali “che frenano la capacità di determinare la nostra spesa”, ha aggiunto Nappi, citando per esempio i fondi disponibili del suo settore, ma che non può utilizzare per i noti vincoli esterni di spesa. “Ci sono 20 milioni che potrei spendere –a sottolineato Nappi – ma che non riesco a iscrivere a bilancio per i tetti impostomi e che, se non ci inventiamo una soluzione, rischiamo addirittura di perdere alla fine dell’anno”. E lo stesso discorso vale anche per i fondi europei, “per cui sempre paradossalmente ci stanno erodendo progressivamente le nostre quote si spesa. Una vera e propria espoliazione”. Ma pur nelle difficoltà, Nappi ha detto che “la Regione Campania ha dimostrato di avere una marcia in più, rispetto al passato, mettendo in campo alcuni provvedimenti sicuramente innovativi  nel campo della formazione. “La nostra è la prima regione ad aver approvato una legge sull’apprendistato i cui costi  non sono a carico delle aziende, contrariamente a quanto sta facendo il governo sul piano nazionale. E parliamo di formazione, non di assistenzialismo, come ormai il sistema delle imprese giustamente ci richiede”. Sempre in tema di formazione, Nappi ha ricordato anche il varo “del dottorato in azienda, provvedimento che ora va messo a misura, e che è piaciuto molto anche al ministro Profumo”. Certo ha concluso l’assessore regionale “ci sono realtà di crisi – penso all’area ex 3M, ai trasporti, alla Firema – che richiedono la nostra attenzione, per cui dobbiamo capire che cosa dobbiamo fare. E dobbiamo farlo in fretta”. “Si tratta, è evidente, di temi significativi per questo territorio – ha concluso Nappi – che deve tornare infatti ad essere un pezzo dell’eccellenza produttiva della Regione Campania”. I lavori assembleari di Confindustria Caserta si sono conclusi con l’approvazione all’unanimità – registrata dal notaio Liotti – delle modifiche statutarie richieste da Confindustria nazionale e, a seguire, dei bilanci consuntivo 2011 e preventivo dell’anno in corso. Infine, l’assemblea ha integrato la giunta dell’associazione con l’elezione dei consiglieri Ezio Fusco e Bruno Cortese.

 

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