Assemblea di protesta oggi dei lavoratori della Provincia di Caserta nell’aula del Consiglio. Come sta accadendo in altri capoluoghi, l’iniziativa, organizzata dai sindacati di categoria dei dipendenti pubblici di Cgil, Cisl e Uil, è legata ai tagli al personale previsti nell’ambito della riforma Delrio da un emendamento alla legge di stabilità in corso di approvazione in Parlamento. Degli oltre 600 dipendenti dell’Ente, il 50% dovrà lasciare entro il 2016. La normativa parla di ricollocazione in altri enti ”ma il meccanismo non è automatico – spiega Umberto Pugliese, segretario della Cgil-Funzione Pubblica di Caserta presente in assemblea accanto a duecento lavoratori e ai segretari Carmine Lettieri (Cisl-Federazione Lavoratori Pubblici e dei Servizi, ndr) e Paolo Diana (Uil-Federazione Poteri Locali) – in quanto i lavoratori fuoriusciti dalla Provincia verranno ricollocati in base alle esigenze che dovessero emergere in altre amministrazioni; se tali circostanze non dovessero presentarsi ci troveremmo migliaia di impiegati pubblici senza lavoro e oltre 300 nel Casertano, territorio che già vanta un tasso di disoccupazione rilevante”, conclude il sindacalista.