PIEDIMONTE MATESE – Alla fine la tanto attesa dichiarazione è arrivata. Il professore Antonio De Cristofaro, Responsabile Scientifico del Progetto C.A.R.A. Terra, lo ha detto in maniera inequivocabile: nei territori bio-monitorati dalle api, non sono state rilevate presenze di inquinanti in quantità tali da costituire pericolo per la salute delle persone, né tantomeno in grado di pregiudicare la sicurezza delle produzioni agroalimentari locali. Il 17 dicembre, presso lo storico Istituto Agrario di Piedimonte Matese “A.Scorciarini Coppola”, alla presenza di amministratori locali, imprenditori, studenti e semplici cittadini, in una sala gremitissima, sono stati presentati i risultati del primo anno di attività del Progetto CARA Terra. Il bio-monitoraggio ambientale progettato dal CoNaProA, il consorzio casertano di apicoltori, sostenuto dal GAL Alto Casertano e patrocinato dalla Coldiretti Caserta. Il progetto, vincitore del Premio Nazionale Oscar Green 2014, prevede l’utilizzo delle api del CoNaProA per monitorare l’ambiente. Ogni alveare funge da vera e propria “sentinella del territorio” ed è in grado di vigilare sull’ambiente in un raggio d’azione di 7 chilometri quadrati. Un metodo infallibile affidabile e completo quello del bio-monitoraggio ambientale attraverso le api anche e soprattutto perché riesce a fornire una stima sugli effetti combinati di più inquinanti. I comuni dove attualmente si trovano le centraline di bio-monitoraggio sono: Piedimonte Matese, Piana di Monte Verna (2), Vairano Patenora, Teano, Caianello, Galluccio, Capriati a Volturno, Mignano Monte Lungo, Marzano Appio. Un’equipe di ricercatori di due Università (Federico II di Napoli, del Molise), di società specializzate (Koinè) unitamente agli apicoltori del CoNaProA, con il coordinamento del personale del GAL Alto Casertano, hanno giocato di squadra, realizzando un progetto che è andato molto al di là delle attese. Le oltre tre ore di relazioni presentate hanno dato il senso dell’imponente lavoro che è stato svolto sul territorio in dodici mesi di attività. Milioni di prelievi (da parte delle api), campionamenti ogni dieci giorni (da parte degli apicoltori), centinaia di analisi chimiche (da parte dei ricercatori), ore ed ore passate ad interpretare i dati e dare loro un significato compiuto, l’applicazione sperimentale della tecnologia dello Scanning Electronic Microscopy abbinata alla Electronic Dispersion Spectroscopy per l’analisi delle api finalizzata alla ricerca delle polveri atmosferiche (il quarto studio al mondo, in tale direzione), alla fine hanno prodotto i risultati che tutti speravano: nell’Alto Casertano, allo stato attuale, ci sono i presupposti per valorizzare le produzioni locali e l’ospitalità rurale. Lo dicono le api, con la garanzia del mondo universitario. “Se lo dicono le api, ci possiamo fidare”, ha dichiarato molto soddisfatto il professore Pietro Andrea Cappella, coordinatore del GAL e convinto sostenitore del progetto, garantendo, altresì, che il GAL Alto Casertano è impegnato ad assicurare continuità al Progetto anche per i prossimi dodici mesi. Giulio Federici, direttore della Coldiretti Caserta, invece, ha sottolineato l’importanza di questi risultati per l’economica locale e come questi possano essere utilizzati come innovativi strumenti per dare nuova spinta e vigore alle imprese che operano nell’agroalimentare e che rappresentano, a tutt’oggi, una fetta rilevante della società alto-casertana. Alla fine dell’incontro, Riccardo Terriaca, direttore del CoNaProA e vera anima del progetto CARA Terra, ha presentato la “versione 2.0” del bio-monitoraggio, che rappresenta la sintesi delle affermazioni del professore Cappella e del direttore Giulio Federici. La garanzia delle api a disposizione delle imprese agroalimentari, come leva di competitività sul mercato. “L’obiettivo di “CARA Terra:versione 2.0” è la creazione di una attestazione di salubrità ambientale che rassicurando, con dati oggettivi, trasparenti e misurabili, i consumatori sulla sicurezza degli ambienti di produzione, vuole contribuire, unitamente alla qualità dei processi produttivi assicurati dalle singole aziende, a consolidare la competitività dei prodotti agroalimentari dell’alto casertano, consegnando una leva di differenziazione innovativa ed efficace”, ha chiosato Terriaca, ringraziando alla fine, tutti i soci-apicoltori del CoNaProA che in questo progetto ci hanno creduto, lo hanno partorito, accudito, investendoci anima, cuore e… fatica. Abbiamo diritto ad un ambiente salubre. Partendo da questa certezza tutti gli interventi sono arrivati alla conclusione che a questo punto è necessaria una continuità. LE DICHIARAZIONI Costantino Leuci, vicesindaco del Comune di Piedimonte Matese: “Ci troviamo in un Istituto che ha 125 anni di vita, un Istitito nato nell’Italia di fine ’800, quando cioè s’investiva ancora molto sull’istruzione e sull’agricoltura. Oggi c’è bisogno di proiettare il mondo della terra verso pratiche innovative e il progetto di C.A.R.A. Terra ne è la dimostrazione”. Nicolino Lombardi, dirigente scolastico dell’istituto Tecnico Agrario “A.Scorciarini Coppola”: “Per noi, nonostante il duro momento che stiamo attraversando vista l’inagibilità del nostro storico plesso scolastico, ospitare una tale iniziativa non può che essere un onore. Questo è il motivo per cui sono stato da subito entusiasta di avere all’interno del nostro Istituto le centraline di bio-monitoraggio, protagoniste di questo grande progetto”. Stefano Giaquinto, assessore provinciale all’agricoltura: “C’ero alla presentazione di questo progetto nella sala consiliare del Comune di Cainello, esattamente un anno fa, e ho seguito l’evolversi di questa bella iniziativa. Spero che dalla Regione possano provenire sempre più risorse per l’agricoltura che costituisce il 16% del Pil. E questo perché solo con l’agricoltura si può assistere ad una ripresa dell’Italia. Ai giovani rivolgo un accorato appello: non abbandoniamo i nostri terreni!”. Pietro Andrea Cappella, coordinatore del Gal Alto Casertano: “Abbiamo creduto sin da subito nella geniale intuizione di questo progetto, tanto che poi abbiamo deciso di supportarlo attingendo dai fondi del Piano di Sviluppo Locale – Misura 412 Rete di sportelli informativi. Ma sono numerose le iniziative che il Gal Alto Casertano porta avanti dal lontano 1992, un Consorzio senza scopo di lucro che è attivamente impegnato nella realizzazione dell’Asse IV del Programma di Sviluppo Rurale Campania 2007/2013”. Ercole De Cesare, presidente del Gal Alto Casertano: “Abbiamo delle cose che non sono delocalizzabili, facciamone tesoro!” Giulio Federici, direttore Coldiretti Caserta: “E’ con grande orgoglio che lo scorso novembre abbiamo vinto con questo progetto il Premio Nazionale Oscar Green 2014 ma a prescindere da questo credo che il vero ringraziamento vada innanzitutto all’ape, dopotutto questa è anche la prima parola che tutti abbiamo imparato a scrivere da piccoli. Il passo da fare adesso è quello di valutare come C.A.R.A. Terra può essere di supporto ad un settore economico”. Francesco Marconi, funzionario della Regione Campania, intervenuto al posto dell’assessore regionale all’agricoltura Daniela Nugnes impegnata per l’occasione ma da sempre vicina all’iniziativa sin dal giorno della presentazione, ha dichiarato: “In questo progetto è stata vincente anche la cooperazione tra Apicoltori, Università e istituzioni. Ottima intuizione visto che proprio la cooperazione sta alla base della programmazione del PSR 2014-2020”.

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