SAN NICOLA LA STRADA – La cosiddetta “spending review” di Poste Italiane si è abbattuta anche sulla provincia di Caserta. Sono ben ventuno gli uffici sparsi sul territorio di Terra di Lavoro che rischiano la chiusura nelle prossime settimane.
Dalla mannaia “ghigliottinatrice” di Poste Italiane si salverebbero i due uffici postali presenti sul territorio sannicolese, quello centrale di via Torino e quello “minuscolo” posto in via Santa Croce, a poche decine di metri dal palazzo municipale sannicolese. Quest’ultimo, a dire il vero, sembrava quello sicuramente più a rischio vista l’ubicazione, in una strada a senso unico dove sarebbe “vietato” sostare” senza causare intralci alla circolazione stradale cittadina; l’ampiezza limitata, al suo interno non possono entrare che due/tre utenti per volta; il numero degli impiegati (non esistono portalettere, questi ultimi fanno capo alla sede principale di via Torino), nell’ufficio sono presenti al massimo due dipendenti. Stando, invece, alle notizie che “furtivamente” filtrano da Poste Italiane (non si comprende bene se sono notizie diffuse ad arte per saggiare la risposta degli utenti, oppure sono notizie che qualche dipendente addentro a Poste Italiane fa uscire “di stramacchio”), potrebbero essere soppressi gli uffici di Baia e Latina, di Marcianise 3 al Tari, di Tuoro a Caserta, di Maiorano di Monte a Dragoni, di Squille a Castel Campagnano, di Messercola a Maddaloni, di Casi a Teano, di Furnolo a Teano, di Fontanelle a Teano, di Casamostra a Teano (solo a Teano sarebbe quattro gli uffici a rischio chiusura), di Ameglio a Marzano Appio, di Avezzano e Sorbello a Sessa Aurunca, di Camino a Rocca d’Evandro, di Campagnola a Marzano Appio, di Cave di Conca della Campania, di Cocuruzzo a Rocca d’Evandro. Rischiano ancora la chiusura gli uffici di Fontanaradina a Sessa Aurunca, di Gallo di Roccamonfina a Roccamonfina, di Piccilli a Tora e Piccilli, di San Martino di Sessa a Sessa Aurunca e di Vaglie a Galluccio.
Nunzio De Pinto