Cresce la tensione allo stabilimento Jabil Circuit di Marcianise nel Casertano dopo l’annuncio dei giorni scorsi dei vertici aziendali di aprire una procedura di mobilità che riguarda 380 dipendenti. I lavoratori sono in sciopero dalla giornata di ieri e anche oggi presidiano i cancelli dello stabilimento; questa mattina inoltre un gruppo di addetti, circa 150 persone, ha effettuato un presidio davanti alla Provincia di Caserta con l’obiettivo di incontrare il presidente Domenico Zinzi, che però era assente. ”La mobilitazione – spiega Antonello Accurso, segretario casertano della Uilm – proseguirà fino a quando non arriveranno risposte concrete dall’azienda e dalla politica”. Lunedì sei ottobre è stato già preannunciato da una nota congiunta firmata dai sindacati dei metalmeccanici (Uilm, Fim-Cisl e Fiom-Cgil) un corteo che si snoderà per le strade di Caserta e che giungerà davanti alla Prefettura. I sindacati contestano che la decisione sia stata presa prima del vertice al Ministero dello Sviluppo Economico in cui l’azienda avrebbe dovuto presentare un nuovo piano industriale, e sottolineano soprattutto il mancato rispetto degli impegni sottoscritti alla fine dello scorso anno quando fu aperta la prima procedura di mobilità che ha ridotto il personale da 750 unità a 590; da dicembre infatti 160 dipendenti sono già andati volontariamente in mobilità. Allora l’azienda parlò di 440 esuberi totale, cifra che oggi è aumentata: ”Sommando i 380 annunciati qualche giorno fa e 160 già fuori si arriva a 540 esuberi” dice Accurso, ”e noi sindacati non possiamo permettere un nuovo dramma sociale in questa provincia”.