CASERTA – “Da molti mesi la Reggia di Caserta è all’attenzione dei media, non per le originali caratteristiche architettoniche della struttura, non per i fastosi arredi degli appartamenti storici, non per le bellezze dell’esclusivo parco in cui si evidenziano splendide fontane e cascate ma, bensì, per le vergognose condizioni di degrado in cui versa il monumento”.

Così in una nota Umberto Pugliese Segretario Generale FP CGIL Provincia di Caserta che aggiunge: “Le cronache sono piene degli innumerevoli episodi negativi susseguitisi nel tempo, frutto della mancanza di controllo, di programmazione e di tutela del sito. In tale contesto appare utopico parlare, ovviamente, di valorizzazione del bene culturale. Nonostante il degrado sia ormai documentato, certificato, ampiamente conosciuto e dibattuto, al momento le istituzioni preposte non hanno adottato appropriati interventi per arginare il declino a cui sembra inesorabilmente condannata la ex dimora borbonica. Anzi, si continua a rinviare ogni decisione e, nel contempo, rappresentati istituzionali di vari livelli, studiosi, esponenti di associazioni nazionali ed internazionali, increduli rispetto a ciò che è stato denunciato, come novelli San Tommaso, si sono alternati, anche in incognito e con mezzi di trasporto di ogni tipo per constatare di persona lo stato delle cose.

 

In questo tour ricognitivo, ovviamente forte è stata la meraviglia di chi, fatto il sopralluogo, si è reso conto che non c’erano state esagerazione nella descrizione del decadimento del complesso monumentale, considerato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Grande, è stato lo sdegno, in particolare, della delegazione dei consiglieri regionali nel vedere una moto  parcheggiata all’interno dei locali della Soprintendenza. Eppure questo, per quanto deprecabile, non rappresenta l’episodio più odioso verificatosi all’interno della Reggia. Quindi, il Ministro dei beni culturali, arrivato senza preavviso in bicicletta, e la delegazione regionale, giunta invece con tutta l’ufficialità del caso, si sono ritrovati d’accordo sulla valutazione delle condizioni di scadimento del bene ed hanno preannunciato, la convocazione di appositi incontri per delineare percorsi risolutivi delle problematiche”.

Il sindacalista, quindi, ricorda che “La Cgil, regionale e territoriale, da tempo ha denunciato e documentato a tutti i livelli l’insostenibilità delle condizioni del sito e la grave  ricaduta del degrado sul numero dei visitatori. Di recente in un apposito convegno, tenutosi proprio  all’interno della Reggia, il sindacato – sottolinea Pugliese – ha tra l’altro evidenziato le pesanti responsabilità dell’attuale Soprintendente che, a fronte delle non discusse, in questa sede, capacità tecnico-scientifiche, ha mostrato, invece, pesanti limiti per ciò che concerne la gestione, caratterizzata da decisioni monocratiche, la cui efficacia è sotto gli occhi di tutti e nella comunicazione interna ed esterna dove i limiti  hanno spesso vanificato le stesse iniziative dalla Dirigente messe in atto. Tale gestione ha contribuito a penalizzare, sia la valorizzazione del monumento, sia lo sviluppo turistico del territorio casertano. Aspetto deleterio hanno assunto, inoltre, le modalità di relazioni sindacali, sviluppate all’interno della Soprintendenza, improntate, non sul confronto costruttivo e trasparente tra le parti, ma su interlocuzioni dirette, che hanno generato divisioni e favorito condizioni parziali di privilegio, a discapito anche di alcuni sindacalisti interni, penalizzati anche nella loro acquisita professionalità non disposti ad assecondare scelte divisive assunte nel tempo dalla Responsabile della Soprintendenza”.

Pugliese conclude: “C’è bisogno di un’azione di rilancio dello storico Monumento. L’auspicio è che, chi di competenza, nelle previste prossime riunioni questo tema lo ponga all’ordine del giorno”.

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