CASERTA –   La Cisl Ust di Caserta congiuntamente alla Funzione Pubblica ribadisce dunque la necessità di attivare subito un tavolo interistituzionale con la presenza oltre a tutte le istituzioni interessate, anche delle forze sociali tutte (associazioni, organizzazioni sindacali, consumatori, utenti) che individui le precise responsabilità degli enti in qualche modo collegati alla Reggia, che stabilisca quali risorse impiegare per la risoluzione degli annosi problemi che affliggono il bene e soprattutto stabilisca da quale fonte reperire i finanziamenti necessari.

“Questa sterile polemica tra la Sovrintenbdenza e il Comune di Caserta deve terminare – precisa Giovanni Letizia, Segretario Generale Cisl Ust Caserta – è qualcosa che non porta a nessun risultato se non quello di allontanare la Reggia dalla città e il monumento dal circuito turistico. Serve piuttosto un confronto serio tra i soggetti che dica cosa si può e si deve fare. Comprendiamo il ruolo della Sovrintendenza, un arduo compito quello della tutela dei beni e del patrimonio, però tutelare solo il patrimonio e non farlo vivere ai cittadini certo non contribuirà a valorizzare l’immagine della Reggia e del nostro territorio. Questa situazione ci dice invece che serve uno scatto, un’alzata di testa, non possiamo immaginare che questa provincia venga vista solo come la provincia della disperazione, se la Reggia verrà considerata come bene comune qualcosa allora potrà cambiare. Immaginiamo un tavolo congiunto con Comune di Caserta, Camera di Commercio, Confindustria, Federalberghi, Unione degli Industriali, Associazioni, tutti uniti per operare un’azione di marketing, un’operazione di immagine, una rete compatta che ci faccia ripartire, che combatta il degrado rinnovando non solo l’immagine della Reggia ma di tutte le opere monumentali che ci circondano in questa terra martoriata. La città, la provincia si deve rialzare”! Di eguale parere naturalmente anche Carmine Lettieri Segretario Generale Cisl Fp: “E’ da tempo che il sindacato fa analisi su questa difficile situazione ma non vogliamo più chiederci a chi sono da attribuire le colpe, piuttosto individuiamo le soluzioni possibili, l iniziative attuabili. Le responsabilità varie per certo emergeranno e si potrà perseguire chi eventualmente non ha ottemperato ai compiti preposti, ma questo senza cedere all’annosa pratica dello scaricabarile. Come sindacato e sempre lo diciamo, chiederemo anche nuovi sacrifici ai lavoratori ma per fare ciò pretendiamo anche che tutti gli attori presenti al tavolo s’impegnino ad unire le forze e si rendano disponibili a fare un’oculata e razionale utilizzazione delle proprie risorse evitando sprechi, spese inutili o improduttive al fine di liberare le somme necessarie ad una migliore gestione del Bene Reggia”.

 

“Le scriventi OO.SS. già con una nota precedente hanno evidenziato alla S.V. problemi riguardanti l’organizzazione del lavoro e degli eventi che si svolgono nel Complesso Vanvitelliano, ma a tutt’oggi non sono state convocate per discutere di queste problematiche . Ricordiamo che in una ultima assemblea del personale sono state chieste a questa Dirigenza una serie di problematiche da risolvere nell’interesse dell’Amm.ne e dei lavoratori stessi , al fine di creare quel clima ottimale di complicità e non come continua ad avvenire di distacco, per poter incentivare il personale dell’area di vigilanza a lavorare con più fervore e passione, così come si è fatto con il Personale ex ATM. Si è provveduto a fare corsi di formazione di tutto il personale ASVAC, per poter essere in grado di accogliere i disabili e quindi dare un servizio più ampio e professionale ed invece l’organizzazione è sempre la stessa, un servizio riservato a pochi ASVAC. E’ necessario risolvere il problema delle sottoguardie, ma soprattutto di chi svolge il servizio notturno che è costretto per venire incontro alle esigenze dell’Amm.ne ad uscire dal COC ed aprire non si sa più quanti cancelli, ciò li costringe a non potersi assentare in quanto il numero degli addetti per ogni squadra è minimo. Purtroppo nulla di quanto promesso dall’Amministrazione è stato fatto e ciò ha creato una situazione di disagio nell’ambito del personale che si sente abbandonato completamente da questa Dirigenza, che chiudendosi nel bunker con pochissimi collaboratori ,senza nemmeno la presenza dei Funzionari Responsabili , punta solo all’ organizzazione di mostre ed all’emanazione di continue disposizioni di servizio vedi l’ultima del 21/03/2013 , senza preventivamente discutere dell’iniziativa con le OO.SS per affrontare l’organizzazione del lavoro che richiede una iniziativa del genere, invece immancabilmente si scarica sul personale nuovi carichi di lavoro che chiaramente gravano sui pochi lavoratori del settore rimasti. E’ recente una ennesima situazione che riguarda cambiamenti nell’organizzazione del lavoro che ha creato problemi notevoli a seguito di apertura di nuovi varchi e di percorsi nuovi per i visitatori in un momento di massimo afflusso. Negli anni scorsi ogni qual volta stava per arrivare il periodo critico e di massimo afflusso di visitatori ( gite scolastiche ) il Dirigente ha sempre convocato preventivamente le OO.SS. e coinvolto le Istituzioni Locali, al fine di poter stabilire insieme l’organizzazione , soprattutto per le problematiche degli abusivi, per evitare i soliti problemi di responsabilità che ricadono immancabilmente sul personale dell’area di vigilanza. Le problematiche che riguardano chi ha il contatto diretto con i visitatori purtroppo questa Amm.ne non le conosce, sono gli Operatori del settore che ogni giorno devono subire le lamentele e critiche di chi entra credendo di trovare servizi degni del nome del Museo ed invece la realtà li porta a tutt’altro, tutto fatiscente al punto che richiederebbe la chiusura totale del Monumento, senza considerare tutto ciò che riguarda la sicurezza dei lavoratori e degli stessi visitatori che ormai è completamente assente. A nostro parere se non ci sono fondi per la sicurezza, l’igiene e tutto quello che comporta gestire questo Monumento non esiste altra alternativa che chiudere, ciò che nei prossimi giorni ci accingeremo a fare per sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni Locali Regionali e Nazionali”.

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