NAPOLI – Le cooperative sociali che gestiscono le case famiglia e le strutture socio-educative interrompono il presidio sotto gli uffici del Comune di Napoli. La decisione arriva dopo 23 giorni di mobilitazione (sciopero della fame compreso) e il Tavolo tecnico del 02 luglio 2013 tra l’assessore al Welfare Roberta Gaeta e le parti sociali (Federsolidarietà Confcooperative Campania, Federazione Sam, Comitato Welfare non è un Lusso, Collettivo Operatori Sociali e Federazione A.r.c.a.). Il Comune, infatti, è sulla strada giusta per mantenere fede alle promesse: pagare entro fine luglio alle cooperative che gestiscono le case-famiglia quattro bimestri del 2012 e uno del 2013, e versare alla filiera educativa, per lo stesso termine, un milione e ottocentomila euro.
«Al Tavolo di ieri gli amministratori comunali ci hanno dimostrato che stanno effettivamente lavorando per concretizzare gli impegni di dieci giorni fa. Certo, continueremo a vigilare ma io e miei colleghi abbiamo deciso all’unanimità di fermare la mobilitazione. Aspettiamo comunque che vengano date risposte agli Enti che hanno gestito progetti finanziati, per i quali il Comune ha incassato quasi 15 milioni ma intende riservare ai pagamenti solo 1,8. Anche in questo caso ci aspettiamo un impegno dell’assessore per poter almeno portare la cifra del pagamento prima dell’estate a 6 milioni di euro» fa sapere Giovanpaolo Gaudino, coordinatore di Federsolidarietà Campania.
E continua: «Ad ogni modo non si pensi che questo stop sia una vittoria piena, o peggio un favore al mondo della cooperazione sociale. È solo un sospiro di sollievo nel mezzo di una lotta per vedere riconosciuti i nostri diritti. Per la svolta urge un cambio di passo nella considerazione della cooperazione sociale».
Poi conclude: «Per questo risultato, oltre ai consiglieri comunali impegnatisi in prima persona, agli assessori al Welfare e al Bilancio, al vice sindaco Sodano, al sindaco De Magistris e a tutte le associazioni che ci hanno sostenuto in questi giorni, vorrei ringraziare Giuseppe Guerini, sia in qualità di presidente di Federsolidarietà nazionale che di portavoce dell’Alleanza delle cooperative sociali, e Carlo Mitra, commissario di Federsolidarietà Campania. Entrambi si sono prodigati per sollecitare l’amministrazione, senza mai farci mancare un aiuto, pratico o morale, in qualunque momento».