NAPOLI – L’Eav srl non può partecipare alla gara indetta dalla curatela fallimentare per il fitto del ramo d’azienda. Lo si apprende da fonti aziendali. Ciò perché per poterlo fare occorre passare per un provvedimento di Giunta che dovrebbe approdare in Consiglio regionale prima della scadenza del bando prevista per il 5 aprile.

Eavbus, azienda del Gruppo Eav che si occupa del trasporto in Campania, e stata dichiarata fallita dal Tribunale lo scorso mese di novembre. Al momento la società è gestita da Eav srl, in base a un contratto di affitto del ramo d’azienda. Anche in questo caso, per poter accedere al contratto, il Consiglio regionale, in seguito a una delibera di Giunta, diede il via libera approvando il provvedimento in aula. Il contratto cesserà il prossimo 30 giugno. Al momento, secondo quanto si apprende, i vertici di Eav sono in contatto con la curatela fallimentare e il tribunale per ottenere un proroga del contratto del fitto di ramo d’azienda, qualora la gara dovesse andare deserta, nella volontà di rispettare gli impegni presi con i lavoratori per il mantenimento dei livelli occupazionali e il risanamento dell’azienda.

“E’ gravissimo quello che sta succedendo nella vicenda Eavbus. La Regione, dopo aver utilizzato 10 milioni di euro della collettività per sanare parte dei debiti pregressi dopo il fallimento, rischia di regalare l’EavBus ai privati”. E’ quanto affermano i segretari generali di Cgil e Filt Campania, Franco Tavella e Mario Salsano. “Chiediamo alla Giunta regionale – dicono – di emanare tempestivamente una delibera che autorizzi l’Eav srl a partecipare alla gara indetta dalla curatela fallimentare per il fitto del ramo d’azienda”. Un provvedimento tempestivo, per Tavella e Salsano, l’Eavbus “rimarrebbe nella sfera pubblica, evitando così, pericolo più volte da noi denunciato, che finisca in mano alla criminalità organizzata”.

 

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