POMIGLIANO D’ARCO – Quanto accaduto allo stabilimento Fiat di Pomigliano è “uno schiaffo non solo alla Fiom e ai lavoratori coinvolti, ma alla dignità di tutto il Paese”. E’ quanto ha affermato il segretario generale delle tute blu della Cgil, Maurizio Landini, appellandosi “sia a questo governo, sia a chi si candida per il prossimo, perché si metta fine a questa commedia”.
L’atteggiamento della Fiat “non è normale, non si può dichiarare che il piano Fabbrica Italia sia stato un errore, visto che è stato detto al governo e ai lavoratori”. Lo ha affermato il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, aggiungendo, nel corso di una conferenza stampa sulla vicenda dei 19 operai della Fiat di Pomigliano: “Siamo di fronte ad una truffa nei confronti del Paese e dei lavoratori”. Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, parlando di Fiat avverte: “C’é il rischio che tra qualche anno si raccolgano solo macerie”. Nel corso di una conferenza stampa indetta dal sindacato sulla vicenda riguardante i 19 operai della Fiat di Pomigliano, Landini definisce “irresponsabili” coloro che credono a chi racconta di “stare tranquilli perché tra quattro anni sarà tutto a posto”. Nel rapporto tra Fiat e Fiom “non ci sono questioni personali”, ha voluto sottolineare Landini, spiegando che “siamo di fronte a un problema che è più grande, la questione riguarda il gruppo, se è in grado di difendere l’occupazione e vendere nel mondo”. Per Landini l’atteggiamento della Fiat “non solo è autoritario” ma costituisce anche “uno sfregio nei confronti delle leggi e della Costituzione del Paese”. “Pensare che questo sia un problema della Fiom – aggiunge – è una sciocchezza”.