POMIGLIANO D’ARCO – “Non convincono affatto – secondo i segretari generali Cgil di Napoli e della Campania, Federico Libertino e Franco Tavella – le dichiarazioni per così dire rassicuranti dellamministratore delegato Fiat sulla tenuta degli stabilimenti e delloccupazione in Italia. Affermazioni troppo generiche e confuse. Cè bisogno daltro, che finalmente Marchionne chiarisca al governo e allinsieme del Paese, presentando un piano industriale degno di questo nome, dellinsieme del gruppo, il futuro produttivo e occupazionale della Fiat”.
“Fiat – secondo Libertino e Tavella – è il simbolo del sistema industriale italiano e non ci si può, certo, accontentare di una intervista e vaghe dichiarazioni. Abbiamo già pagato in termini di ridimensionamento della produzione e delloccupazione un prezzo troppo alto e insopportabile. E urgente che il governo convochi Fiat e affronti finalmente il nodo dellazienda e dellunico produttore di auto in Italia e indichi finalmente le linee generali di un piano industriale per il futuro produttivo del nostro Paese e per evitare il suo declino”. “A Pomigliano d’Arco – ricordano Libertino e Tavella – più della metà degli operai e dellindotto non sono ancora rientrati nella nuova fabbrica. Questa prospettiva si allontana e avanza lo spettro della fine della cassa integrazione. E evidente che a partire da Pomigliano, alla luce di quello che accade oggi, non solo gli accordi separati appaiono sbagliati, ma anche inutili”.
Il segretario Tavella inoltre sulle tensioni registrate in piazza. “La tensione registrata secondo Tavella – testimonia la difficoltà nella quale si trovano migliaia di lavoratori che, dopo essere stati illusi da un accordo e da un presunto rilancio dellinteresse della Fiat a Pomigliano, non hanno fatto al contrario una sola giornata di lavoro. Anche le iniziative di dura protesta devono sempre sfociare in azioni democratiche e non violente, salvaguardando sempre e comunque la libertà di espressione e di pensiero di coloro che la pensano diversamente. Questo atteggiamento renderà sicuramente più forti e più efficaci le iniziative intraprese. Tuttavia, al fine di evitare che nei prossimi giorni si innalzi la tensione, intervenga il governo e convochi un tavolo al fine di poter avviare un confronto chiaro e alla luce del sole ed evitare che si stabiliscano relazioni legate unicamente a dichiarazioni riportate dai giornali”.