NAPOLI – “I crediti che le cooperative vantano nei confronti del comune di Napoli sono uno scoglio che impedisce di guardare lontano, oltre i marosi.  Per questo abbiamo dovuto ingegnarci per arginare quest’emorragia di crediti”. A dirlo sono sia Carlo Mitra, commissario Confcooperative Campania che Maria Rosaria Soldi, direttore della stessa Unione. Così, se da una parte prosegue, tra alti e bassi, l’azione sindacaleal Tavolo della crisi con il comune di Napoli, dall’altra Federsolidarietà Confcooperative Campania ha pensato ad una soluzione immediata per dare ossigeno alle cooperative associate.

 

Il Fondo di garanzia per le cooperative sociali rappresenta questa soluzione. Esso tutela i crediti attraverso un ventaglio specifico di operazioni finanziarie (anticipo fatture, factoring pro-solvendo, cessioni crediti pro-solvendo e crediti verso la  PP.AA. derivanti da: rimborsi fiscali, devoluzione 5xmille, contratti di appalto e crediti per prestazioni contrattuali).

 

L’istituzione del Fondo, gestito da Cooperfidi Italia, il consorzio di garanzia fidi delle tre centrali cooperative, non è una novità. Risale, infatti, all’anno scorso. La novità è che grazie a delle rimodulazioni, la garanzia è più vicina alle esigenze odierne delle cooperative.

 

 

“Le cooperative ci stanno contattando per un check-up personalizzato, tappa imprescindibile per accedere al fido. Le imprese stanno, via via,  incontrando il referente del Centro Servizi Campania ed i responsabili territoriali del Cooperfidi. Fino ad oggi non si è verificato nessun caso di sbarramento al fido. Siamo soddisfatti dei colloqui e di poter fare qualcosa per le nostre associate” aggiunge la Soldi.

 

Tutti i dettagli sul Fondo di garanzia sono sul portale del Centro Servizi Campania (www.centroservizicampania.it), settore credito e finanza

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